venerdì 18 Ottobre 24

Ex Ilva, lavoratore reintegrato. Rizzo (Usb): “Ennesima vittoria”

Dal sindacato: “Il nuovo meccanismo andava a tagliare a priori i dipendenti impiegati in un determinato reparto”

Un lavoratore ex Ilva è stato reintegrato in azienda all’indomani del ricorso avanzato in sede legale. “Arcelor Mittal, oggi Acciaierie d’Italia, al momento della scelta dei lavoratori da assumere direttamente, quando è subentrata nella gestione dello stabilimento tarantino, ha individuato un escamotage al fine di aggirare le graduatorie e scegliere discrezionalmente chi assumere e chi lasciare fuori senza alcun requisito da considerare. Il nuovo meccanismo andava a tagliare a priori i dipendenti impiegati in un determinato reparto, indicato dalla nuova gestione come superfluo.- riferisce il sindacato. – spiega Usb Taranto.

Secondo quanto riferisce il sindacato, l’azienda avrebbe “dato vita ad un reparto identico ma rinominato” riservandosi la possibilità di assumere liberamente.
Il lavoratore , difeso dall’avvocato Mario Soggia, supportato dalle ricerche messe in atto da alcuni dirigenti sindacali dell’Unione Sindacale di Base, in particolare Michele Altamura, è stato reintegrato. La decisione è stata assunta dal Giudice del Lavoro di Taranto Lorenzo De Napoli.

Lo stesso Giudice ha riconosciuto inoltre, il diritto al ricalcolo delle differenze retributive per indossare/dismettere la divisa, e per raggiungere il posto di lavoro, a favore degli operatori sanitari della Sanitaservice. Si tratta di una sentenza storica che riconosce il cosiddetto “tempo tuta” come già previsto per gli infermieri.

“Ennesima vittoria, direi ancora più incisiva delle altre, – ha commentato Franco Rizzo, Esecutivo Confederale Usb – perché fa rientrare in fabbrica un lavoratore escluso in maniera del tutto arbitraria e discrezionale.

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