venerdì 18 Ottobre 24

Camera con vista

Scricchiola l’accordo tra Confcommercio e Confindustria per eleggere Cesareo prossimo presidente della Camera di Commercio. CosmoPolis vi racconta in anteprima la più classica delle riunioni di volpi, con strage di galline, andata in scena qualche sera fa. Lunga vita alla confraternita della pizzella

Camera con vista commercio. C’entra poco il romanzo di E.M. Forster. C’entra molto, invece, la partita che si sta giocando per l’elezione del prossimo presidente dell’ente di Viale Virgilio. Una partita, per modo di dire. In realtà si tratta di una vera e propria disputa, senza esclusioni di colpi, tra gli attori in campo. Ossia: le associazioni di categoria di Taranto e Brindisi. Corpi intermedi poco intermedi. Roba da far arrossire la politica con le sue liturgie sconsacrate. CosmoPolis raccontò per primo, come sua consuetudine, le crepe che andavano formandosi tra le due associazioni datoriali maggiormente rappresentative del territorio: la Confindustria e la Confcommercio. Come, tra Toma e Giangrande, l’accordo per portare Cesareo (si tratterebbe della prima volta di un presidente di Camera di Commercio che non presiede alcuna associazione riferibile al mondo produttivo) a succedere al commissario Chiarelli scricchiolasse. E non trovasse più un consenso unanime tra gli attori in campo.

La Confcommercio, che ha più seggi a disposizione degli industriali, in attesa di conoscere il pronunciamento della giurisdizione amministrativa su questo tema dopo i ricorsi dei mesi scorsi, vorrebbe puntare su una candidatura alternativa. Consegnare le chiavi dell’ente camerale per gli anni a venire, dopo due legislature consecutive, ad un profilo non riconducibile sempre e solo al comparto industriale. In linea con una città che, a parole, dice di volersi affrancare dalla monocultura dell’acciaio. Di perseguire altre logiche di sviluppo. E abbracciare le sfide sulla sostenibilità economica contemplate nell’Agenda 2030. Staremo a vedere.

L’altra sera, intanto, in un noto ristorante cittadino è andato in scena il più classico dei rendez vous. Cesareo, Toma e l’ex presidente della Camera con vista commercio Sportelli hanno fatto il punto della situazione. Studiato la strategia. Per supplire al disimpegno possibile di Confcommercio sul nome di Cesareo, si pensa di coinvolgere gli amici brindisini di Confesercenti. Di stringere nuove alleanze. Magari ipotizzando una presidenza bifronte, al pari di un Giano qualsiasi. S’inizia con Cesareo e poi, strada facendo, col senno di poi, se il conflitto israelo-palestinese dovesse cessare, al pari di quello russo-ucraino, se l’ex presidente americano  Obama dovesse decidersi a candidarsi come sindaco per il dopo Melucci, si vedrà. Promesse scritte sul ghiaccio. Riunione di volpi, strage di gallina. Lunga vita alla Confraternita della pizzella.  

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