Colpo basso nei confronti di Emiliano. Cambiano gli equilibri politici attorno alla manifestazione sportiva di giugno 2026. Del nuovo organismo amministrativo, un soggetto di diritto privato, farà parte anche il commissario Ferarrese
“Nuovo Comitato Mediterraneo Taranto 2026”. Questa la denominazione letterale del Comitato fatto nascere dalle ceneri di quello precedente. Un soggetto di diritto privato suddiviso in quattro distinti organi: l’Assemblea d’indirizzo, il Consiglio direttivo, il Direttore generale e il Collegio dei revisori dei conti. Nel passaggio dal vecchio al nuovo organismo scompare la Regione Puglia nella sua veste di membro fondatore del Comitato. Avranno questa specifica qualifica, a partire da adesso, solo il Comune di Taranto e il Coni. Il valore simbolico di una scelta di questo genere, consumata nella serata di ieri dinanzi ad un notaio di Roma, è tutt’altro che irrilevante. Conferma, invece, le anticipazioni fatte da CosmoPolis nelle ultime settimane. Ossia: il ridimensionamento dell’ente regionale dai nuovi equilibri politici determinatisi attorno all’evento internazionale del giugno 2026. E il rapporto privilegiato ormai esistente tra Melucci e Fitto, a scapito di Emiliano.
Altra novità è rappresentata dall’ingresso del commissario Ferrarese nel Consiglio direttivo. Coni e Governo tornano sui loro passi sedendo nuovamente attorno al tavolo del Comitato. Dei setti posti complessivi previsti nel Consiglio direttivo, la maggioranza adesso è saldamente nelle mani del Governo. Due posti spetteranno al ministro dello Sport, uno al ministro del Sud e degli Affari europei, uno al Coni, uno al Comune di Taranto e uno alla Regione. Più l’aggiunta, appunto, di Ferrarese. Invece che 5-2 questa partita si è conclusa alla fine con il risultato di 6-1. Indovinate un po’ chi è passato dall’altra parte?