lunedì 2 Dicembre 24

Il Maestro e Margherito

Sono tornati ad incontrarsi Melucci e Pellillo, il sindaco e l’esperto in grandi progetti. Tanti i temi affrontati, molti i consigli dispensati dall’onorevole al primo cittadino. Una chiacchierata durata più di un’ora, come quelle consumate tra due amici seduti al bar

Sono tornati ad incontrasi nei giorni scorsi Melucci e Pelillo, il sindaco e il suo esperto in grandi progetti. Il maestro e margherito della politica locale. L’incontro è avvenuto a Palazzo di Città, nell’ufficio del primo cittadino (Pelillo non ha ancora un suo di ufficio in municipio, i tempi sono cambiati, una volta gli esperti venivano trattati con più riguardo). Cosa si sono detti i due? Pelillo ha consigliato Melucci, ragionato di opportunità cogenti, evidenziato debolezze di medio e lungo periodo.

A cominciare dalla perdita vertiginosa di consenso dello stesso Melucci, inviso oggi alla maggioranza dei tarantini. La sua parabola, quella di Melucci of course, ricorda il peso argentino: la moneta nazionale che si deprezza nonostante i ripetuti cambi di governo. Ha commentato, Pelillo, l’abbandono del Pd da parte di colui che, negli scorsi anni, designò come candidato sindaco del centrosinistra proprio in quota Democratica. Investitura avvenuta dinanzi ad un’entusiasta Musillo, passato in pochi anni dalla segreteria provinciale del Pd alle assemblee sovraniste di Fratelli d’Italia. Valutato l’avvicinamento del primo cittadino a Fitto, come quei rompiscatole di CosmoPolis hanno anticipato con il loro giornalismo inquieto. Condiviso l’ingresso di Melucci nelle fila dei Ferrarese boys, il sindaco che adesso chiede poteri straordinari per il commissario Ferrarese ricorda quei racconti distopici tanto in voga nella letteratura americana.

Una chiacchierata durata più di un’ora, insomma. Come quelle che si usano fare tra due vecchi amici al bar che amici, nel senso letterale dell’espressione, non lo sono mai stati. Il nuovo Comitato organizzatore dei Giochi, al pari del vecchio, ha una dotazione finanziaria di circa 50 milioni di euro. E, il nuovo organismo fatto nascere l’altra sera a Roma alla presenza di un notaio capitolino, ha uno statuto molto più permissivo rispetto al precedente. Uno statuto che offre la possibilità, per esempio, di attribuire molti incarichi, tanti incarichi, tutti ben pagati. Questo è il tempo degli esperti. Più che l’imprevisto, è il previsto che coglie di sorpresa l’uomo esperto

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