“Questa oramai è diventata una consuetudine”
I sindacati Fim, Fiom e Uilm hanno indetto oggi 48 ore di sciopero a partire da domani dei lavoratori di esercizio dell’area altiforni del siderurgico ex Ilva diffidando Acciaierie d’Italia dalla fermata dell’altoforno 2. Operazione, questa, le cui prime manovre sono scattate ieri. L’altoforno 2 restera’ fermo, ha comunicato l’azienda, sino all’11 dicembre e lo stop temporaneo rientra in un piano di interventi di manutenzione che riguarda varie aree del siderurgico. Questa modalita’ di sciopero – dicono i sindacati – e’ “per impedire che Arcelor Mittal continui nel suo ricatto utilizzando i lavoratori e la fabbrica come scudo per ricevere ulteriori risorse pubbliche da sperperare sino alla chiusura dello stabilimento”.
I sindacati non credono alle affermazioni dell’azienda circa uno stop momentaneo e citano al riguardo l’altoforno 1. “Questa – dicono le sigle – ormai e’ diventata una consuetudine” tant’e’ che “non vi e’ stata la ripartenza dell’altoforno 1”. Quest’ultimo e’ infatti fermo da agosto e sarebbe dovuto restare fermo solo un mese. Domani alle 15 torna a riunirsi di nuovo – dopo le sedute del 23 e 28 novembre – l’assemblea dei soci di Acciaierie d’Italia e il privato Mittal, che ha la maggioranza del 62 per cento, e la societa’ pubblica Invitalia (Mef) che ha il 38 per cento, sono chiamati a trovare un accordo per un intervento finanziario urgente che assicuri la sopravvivenza dell’azienda. (AGI)