venerdì 14 Marzo 25

Casartigiani Taranto, Melucci incontra gli autotrasportatori

Questa mattina il sindaco di Taranto si è recato nell’area TIR dell’ex Ilva, dove dal 2 gennaio continua la protesta degli autotrasportatori per il mancato saldo delle fatture da parte di Acciaierie d’Italia

A gran voce gli autotrasportatori di Casartigiani Taranto chiedono a Rinaldo Melucci, sindaco e presidente della Provincia di Taranto, l’apertura di un tavolo di confronto sulla vertenza che sta coinvolgendo l’intero comparto.

Lo stesso appello è rivolto anche a tutti i sindaci della provincia ionica.

La richiesta è stata avanzata stamattina, durante il confronto tra il primo cittadino e gli autotrasportatori, ancora riuniti in assemblea nell’area TIR del siderurgico ex Ilva. Quest’ultima è stata prolungata in seguito all’inconcludente vertice del consiglio d’amministrazione di Acciaierie d’Italia che si è tenuto ieri.

Il coordinatore regionale di Casartigiani Puglia Stefano Castronuovo ha spiegato che la vertenza non riguarda solo il mancato pagamento delle fatture degli autotrasportatori, ma il futuro dell’intero territorio tarantino: «L’intero fatturato – ha detto Castronuovo – comprensivo delle spese per il reperimento e il trasporto delle materie prime, tocca cifre insostenibili, tali da incidere pesantemente sul futuro dell’economia di tutto il territorio tarantino. Più si temporeggia, più si corre il rischio di portarla al collasso. Pertanto, chiediamo alle istituzioni di starci vicino con un sostegno tangibile per aiutarci a porre fine a questa insostenibile situazione».

Queste le parole del primo cittadino: «Come vedete – ha detto Melucci – siamo venuti questa mattina a solidarizzare con il comparto dell’autotrasporto che è essenziale per la vita dell’azienda e anche per l’economia del territorio che è stato troppe volte utilizzato, come tutto l’indotto, come un contenitore dove scaricare le pressioni finanziarie dell’azienda. Non può più funzionare così. Si devono mettere in sicurezza le risorse di questo comparto, dell’intero indotto perché si blocca un’intera comunità che è veramente stanca di avere questa presenza con quasi più nessuna produttiva per le persone e per l’azienda».

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