Il presidente del comitato, Vanni Caragnano: “Ora basta, se politica ed Enti competenti non agiscono, ci penserà la magistratura”
Non si arrestano le polemiche e le proteste a seguito dell’ennesimo incidente mortale avvenuto sulla strada statale 100 che collega Taranto a Bari, su cui ieri hanno perso la vita tre ragazzi.
“Ennesima tragedia annunciata, ennesima passerella politico-elettorale. Sono parole molte dure ma mai come i tempi che ora seguiranno”, ha dichiarato Vanni Caragnano, presidente del comitato Strade Sicure. “Avevamo – aggiunge – avvisato tutti, dal Comune di Mottola fino al ministero delle Infrastrutture e i Trasporti già da tempi non sospetti: nella malaugurata ipotesi che dovesse esserci un altro incidente grave, presenteremo il nostro dossier in forma di esposto alla Procura della Repubblica di Taranto. Ora basta. Se non agiscono la politica e gli enti competenti, agirà sicuramente la magistratura. laddove ravviserà la necessità di intervenire contro chi fino ad oggi ha avuto pieni poteri di muoversi e non l’ha fatto”.
Il presidente del comitato evidenzia che “non sono bastati i tavoli tecnici, le pec e le istanze trasmesse finora da anni a far capire a chi di dovere e onere che avrebbe dovuto fare di tutto per far trascorrere una sana domenica pomeriggio di marzo alle vittime di questa ennesima tragedia”.
“Confidiamo soltanto ora nel buon senso del sottosegretario al Mit Tullio Ferrante – aggiunge – che prosegua nel percorso con noi iniziato, continuando a non perdere tempo seguendo suggerimenti politici sbagliati ma, come fatto finora, dando pronto esito all’analisi tecnica che gli abbiamo sottoposto e che è al vaglio dei suoi uffici per trovare immediatamente una soluzione temporanea fino all’intervento definitivo di ammodernamento”.