venerdì 27 Dicembre 24

Degas si confessa. Il segreto di Nanine

di MATTEO R. DUSCONI

Quando miseria e nobiltà si incontrano nella pittura del più eccentrico degli Impressionisti. Presentato al Crac Puglia il volume del noto critico d’arte Anna D’Elia

Un pubblico delle grandi occasioni ha affollato il parterre del Centro di Ricerca Arte Contemporanea Puglia nell’ex Convento dei Padri Olivetani (XIII sec.) nella città vecchia. Motivo dell’incontro il “talk in crac dedicato” alla presentazione del volume di Anna D’Elia “Degas si confessa. Il segreto di Nanine” (Progedit, 2022).

A dimostrazione di come Taranto abbia sempre più bisogno di cultura, l’eclettico prof. Giulio de Mitri, presidente del Centro, ripropone sempre nuovi appuntamenti declinando con rinnovato entusiasmo “esperienze costruttive e di confronto con i linguaggi artistici della contemporaneità, nuovi dialoghi e scambi tra pubblico e noti addetti ai lavori”.

Ne parliamo con l’autrice e critico d’arte Anna D’Elia: “questo volume racconta la vicenda di Edgar Degas e di Nanine, l’orfana affidatagli dal padre morente. In un gioco incrociato di sguardi, ribaltando le accuse mossegli dalla modella, il pittore si riconcilia con il suo demone dimostrando la potenza rigeneratrice dell’arte, nel cui specchio Nanine ritrova se stessa. Dal duro lavoro che entrambi affrontano per rinascere con nuove identità, ha origine il capolavoro: ”La petite danseuse de quatorze ans”, in cui trova compimento la rivoluzione estetica del pittore.

Un nuovo modo di cercare e valorizzare la bellezza?  “Degas mostra che la bellezza si nasconde laddove meno la si cercherebbe: ciò che i suoi contemporanei giudicavano abietto rappresenta per il pittore l’aspetto più nobile, in cui la natura animale non più occultata e addomesticata riunifica i viventi al di là di caste, ceti, razze e specie.

La bellezza non è più solo un fattore borghese?  Miseria e nobiltà si incontrano nella pittura del più eccentrico degli Impressionisti che, dagli anni giovanili trascorsi a Napoli, trae eterna ispirazione portando a Parigi, con l’odore di colle e solventi respirato nelle botteghe artigiane, voci, passioni e gesti partenopei per dare nuova linfa alla pittura francese di fine ’800.”

Ai lavori hanno partecipato Anna D’Elia autrice e critico d’arte,  Patrizia de Luca (storica dell’arte, già docente al Liceo Classico “Archita” di Taranto), Giulio De Mitri, Presidente del comitato scientifico del CRAC Puglia, l’Assessore comunale alla Cultura, Fabiano Marti; Era previsto anche l’intervento del prof. Massimo Bignardi (storico e critico d’arte, già docente all’Università degli Studi di Siena). La serata si è conclusa  con un reading dell’attrice  Tiziana Risolo e una inaspettata e deliziosa performance del Maestro Dante Roberto al pianoforte.

Hilaire Germain Edgar Degas (Parigi 1834 – 1917) è stato un pittore e scultore francese appartenente  agli “impressionisti”. Celebre per i suoi dipinti a pastello e ad olio, superbo disegnatore e particolarmente magistrale nel rappresentare il movimento,  viene di solito  identificato con il tema della danza, in quanto più della metà delle sue opere raffigurano ballerine e nudi femminili al bagno.

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