venerdì 18 Ottobre 24

Vertenza Leonardo, Pd Grottaglie: “Impegno per piano industriale e tutela occupazionale”

Nonostante l’intesa raggiunta dai sindacati, si evidenzia “la debolezza strutturale legata alla monocommittenza Boeing”

“La debolezza dello Stabilimento Leonardo di Grottaglie è stata ben nota sin dal suo insediamento, nel 2005: ossia l’assegnazione produttiva ed esclusiva alla monocommittenza e alla monocommessa della Boeing sul Programma B787, cui l’allora Alenia Finmeccanica destinò il poderoso e innovativo impianto industriale, costruito nella provincia di Taranto”, si legge in una nota del Gruppo Pd di Grottaglie.

Negli anni, la situazione non è cambiata, generando una crescente “sacrificabilità” dell’Opificio locale e comportando continui rischi di delocalizzazione e licenziamenti per la forza lavoro, sia diretta che indiretta.

Tuttavia, in passato le istituzioni locali hanno consentito alla Holding un ampio accesso alle provvidenze pubbliche, attraverso un Accordo di Programma approvato dalla Regione Puglia e sottoscritto dai Comuni di Grottaglie e Monteiasi.

“Il 24 luglio 2024, i Sindacati dei Metalmeccanici hanno raggiunto un’importante intesa con “Leonardo” sul futuro dello Stabilimento di Grottaglie, garantendo continuità al processo di diversificazione avviato con l’Accordo del 17 gennaio 2022. – aggiunge il Pd di Grottaglie – Ora, il 1° agosto 2024, ci aspettiamo dalla Regione Puglia un secondo risultato decisivo: auspichiamo che il già convocato ‘Tavolo Concertativo’ porti alla sottoscrizione di un ‘Protocollo Istituzionale’, che possa garantire una prospettiva concreta e solida a medio e lungo termine”.

È fondamentale che lo Stabilimento mantenga le sue specificità tecnologiche e la sua eccellenza industriale, a tutela dei lavoratori, e per rafforzare il modello avanzato di progresso e sviluppo raggiunto.

A tal fine, il Circolo Pd chiede al Comune di Grottaglie e alla Regione Puglia di impegnarsi attivamente per sostenere la stesura di una pianificazione industriale a medio e lungo termine, con obiettivo di raggiungere traguardi entro il biennio 2028/2030; tutelare l’occupazione locale, stabilizzando i dipendenti diretti e quelli dell’indotto, e mantenendo i livelli storici dei carichi lavorativi (1.325 unità dirette nel 2019, più le unità indirette); ottenere l’estensione immediata della Cassa Integrazione anche per i lavoratori dell’indotto.

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