venerdì 18 Ottobre 24

A che Giochi giocate?

A due anni esatti dall’avvio della manifestazione sportiva di Taranto mancano ancora i decreti attuativi. E il Comitato organizzatore non ha un centesimo in cassa. Abbiamo, ormai, ampiamente oltrepassato l’assurdo. Fossimo nei panni del commissario Ferarrese, l’unico che non ha colpe per un marasma del genere, avremmo già mandato tutto e tutti al diavolo

Ben oltre il livello di guardia. Al di là di un’idea certa di decenza. I Giochi del Mediterraneo di Taranto stanno denotando tutta l’inconsistenza delle classi dirigenti italiane. La loro pochezza progettuale; l’afflato parolaio a digiuno di cultura. L’ingerenza delle consorterie burocratiche che spadroneggiano di fronte ad un ceto politico disorientato, inadeguato, per lunghi tratti imbarazzante. Fuori luogo. Fuori contesto. Fuori dalla grazia di Dio. Lo scriviamo da mesi, ormai. Cosa aspettano lorsignòri, i ministri a vario titolo coinvolti, le loro direzioni amministrative, a firmare i decreti attuativi in grado di avviare finalmente i cantieri? Perché il presidente del Coni, Malagò, è molto solerte negli interventi a mezzo stampa, nei rimbrotti pubblici, sui Giochi di Milano Cortina e, invece, resta stranamente in silenzio sui Giochi di Taranto? Forse perché, come ama ripetere il nostro giornale corsaro e riformista in egual misura, amante delle verità restituite più che destituite, esistono manifestazioni sportive che giocano la Champions e manifestazioni che devono accontentarsi dei campi polverosi, di periferie, relegati nei campionati dilettantistici?

A due anni esatti dall’avvio dei Giochi del Mediterraneo ancora non si ha un villaggio olimpionico in grado di ospitare gli atleti. E, in assenza di questo, non si è stati in grado di sottoscrivere contratti con navi da crociera attraccate al Porto che possano adempiere a tale funzione. Assurdo. Pazzesco. Neanche i dilettanti allo sbaraglio avrebbero saputo fare peggio. Siamo alla corrida dell’indimenticabile Corrado. D’altro canto, come si possono ricercare accordi con questi o con quelli quando nelle casse del Comitato organizzatore dei Giochi non trovi un centesimo che sia uno neanche se lo si cercasse con il lanternino. Che fine hanno fatto i 40 milioni di euro promessi per la logistica, i trasporti, i servizi che accompagnano, al di là degli impianti, un evento internazionale del genere? Tutto tace. Molto si sottace. E’ uno schifo. E’ una desolazione. Fossimo nei panni del commissario, l’unico che non ha colpe per un marasma del genere, l’unico che andrebbe ringraziato per quanto fatto sinora, avremmo già mandato tutto e tutti al diavolo. Ha perso la serietà, il senso delle istituzioni. Rischia di vincere la cialtroneria.

 

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