“La mozione chiede per le famiglie di figli autistici la necessaria assistenza psicologica svolta da professionisti”
“Favorire l’inclusione delle persone con disturbo dello spettro autistico, valorizzare la rete territoriale regionale e supportare le famiglie che intraprendono percorsi terapeutici integrativi: su questi obiettivi, Fratelli d’Italia intende sensibilizzare il governo regionale attraverso una mozione. Questa proposta mira a coinvolgere i soggetti interessati, in particolare le associazioni dei genitori di persone autistiche, per redigere un atto specifico che riordini complessivamente la materia e garantisca una presa in carico uniforme dei pazienti a livello regionale. Inoltre, si chiede di assicurare la continuità delle terapie e il riconoscimento dei percorsi già prescritti, insieme ai rimborsi per l’annualità 2023 e quella in corso”.
È quanto si legge in una nota stampa del gruppo regionale di Fratelli d’Italia, in cui si annuncia l’approvazione del 19 giugno scorso, da parte della giunta, di una delibera molto attesa dalle famiglie con figli affetti da autismo che prevede un aumento della spesa per le “prestazioni della diagnosi precoce, della cura e del trattamento individualizzato dedicato alle persone con disturbi dello spettro autistico”. Il fondo unico regionale è stato aumentato di oltre 2 milioni e 700 mila euro, portando le risorse totali a quasi 6 milioni e 800 mila euro.
Fratelli d’Italia chiede di valorizzare e promuovere le realtà che implementano nuove terapie, evolvendo i centri specializzati per persone con disturbi dello spettro autistico. L’obiettivo è garantire un’inclusione reale, lavorando sulle autonomie attraverso attività ricreative e riabilitative durante l’intero percorso scolastico.
“La mozione chiede alla Giunta anche di farsi carico del diritto delle famiglie di essere una parte fondamentale della presa in carico del figlio autistico, favorendo la necessaria assistenza psicologica svolta da professionisti”, in quanto l’autismo pesa molto sulle famiglie e riguarda tutta la vita sociale del bambino.
“Per questo, è importante fare una diagnosi precoce per poter mettere in campo tutte le azioni che consentano di avere una vita scolastica e sociale, e magari anche un inserimento lavorativo laddove la malattia lo consenta”, conclude la nota.