venerdì 18 Ottobre 24

Porto di Taranto in crisi: dragaggi e traffici in calo frenano le assunzioni

Uil Taranto: “Serve un tavolo permanente per superare l’impasse dei dragaggi e salvaguardare i lavoratori”

Nella giornata di ieri, mercoledì 7 agosto, il general manager di Yilport, Alessandro Becce, ha incontrato i lavoratori del terminal container di Taranto per discutere della difficile situazione che il porto sta attraversando. “Non dovete preoccuparvi, per il momento nel terminal container non ci saranno contraccolpi occupazionali”, afferma Becce. Tuttavia, il contesto resta complesso, con significativi cali nel traffico dei container e nel traffico generale del porto.

La situazione attuale è aggravata dai ritardi nei lavori di dragaggio necessari per portare i fondali a una profondità di 16,50 metri, ritardi causati da problemi nella costruzione della vasca di colmata. Uno stallo che ha avuto un impatto diretto sul rilancio del terminal e, di conseguenza, sulle possibilità di nuove assunzioni.

Pietro Pallini, coordinatore generale della Uil di Taranto, ha espresso preoccupazione per il protrarsi dei tempi di adeguamento delle opere di dragaggio. Sottolineando l’importanza di superare rapidamente l’impasse, ha ribadito la necessità di un’azione concertata e immediata, istituendo “un tavolo di confronto permanente in sede Authority con la politica e le istituzioni”.

Carmelo Sasso, Segretario Generale della Uil Trasporti di Taranto, ha ricordato i lunghi anni di attesa e le promesse non mantenute sui dragaggi. Sasso ha chiesto un impegno deciso da parte delle istituzioni: “Si trovino le risorse, si studino le modalità più opportune, si tenga presente che il Sin di Taranto non ci giova, ma si esca comunque dallo stallo”.

In previsione dell’incontro con Alessandro Becce, la Confederazione e la Categoria della Uil restano preoccupati per il futuro occupazionale dei lavoratori e chiedono misure concrete e immediate per affrontare le sfide attuali.

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