venerdì 18 Ottobre 24

GOOD MORNING, TARANTO

di Vittorio Galigani

Tutto in un giorno: dalla possibile vendita del club rossoblu, ad un fondo d’investimento americano, al sogno che va a sbattere contro la realtà. E tradisce le speranze del popolo tifoso. Una colossale fake news

Non lo scopriamo oggi che a Taranto si vive di pane e calcio. Per questo la tifoseria rossoblu ha vissuto 16 ottobre, appena trascorso, in balia di emozioni contrastanti. Una data importante per assolvere agli obblighi imposti dalle norme federali. Bisognava pagare retribuzioni e contributi, dei tesserati, relativi alle recenti mensilità di luglio ed agosto. Questo il lato peggiore. Con la preoccupazione che l’attuale gestore non fosse in grado di rispettare l’impegno.

Un altro lato lasciava spazio alla speranza del cambio ai vertici societari. É infatti di dominio pubblico che la tifoseria, non solo la parte più rumorosa, si trova in rotta di collisione con l’attuale proprietà. I recenti cori della curva hanno più che esplicitamente consigliato Massimo Giove all’addio. Dicevamo della speranza. Alimentata dai tamtam degli ultimi giorni. Indiscrezioni sempre più convinte sull’imminente cessione delle quote di maggioranza di F.C. Taranto 1927 Srl. Materialmente in “custodia” a una fiduciaria romana, ma appartenenti alla famiglia Giove.

Tamtam che venivano “suggeriti” dal comportamento e dalle espressioni di un soggetto legato alla civica amministrazione locale. E proprio per questo ritenuto più credibile dagli organi di informazione del territorio. Diciamo la verità ci siamo illusi tutti. É infatti del 16 scorso che il tifoso Gianni Azzaro, di buona mattina, augura, ai tifosi del Taranto, il buon risveglio. Con uno “slang” tutto all’americana. Un “Good Morning” particolare. Accompagnato da cuoricini rossoblu. Non è un gesto che si compie tutti i giorni. Che non passa inosservato alla tifoseria.

Il popolo rossoblu e non solo, si fionda su quella che appare una notizia. É fatta. Si dice. Il Fondo di Investimento con sede a New York ha acquistato il Taranto. C’è già l’accordo. Il suo rappresentate legale, atterrato a Brindisi, è già sul territorio. Mancano solo i dettagli. Quisquiglie procedurali che verranno risolte nel volgere di pochi giorni. Diciamo la verità, ci abbiamo voluto credere tutti. Con grande piacere.

Il passaparola successivo, di eguale matrice, invita i media locali a diffondere la notizia. Dando per scontato il passaggio. I soliti ben informati si sono anche sbilanciati su un passaggio, del legale rappresentate del Fondo, a Palazzo di città. Argomento stadio Iacovone? Anticipando la notizia di una conferenza stampa convocata ad hoc. Sappiamo che gli interessati smentiranno tutto. Spudoratamente.

Da tifosi, ci siamo sentiti tutti più sollevati. Si scoprivano nuovi orizzonti. La solvibilità dell’acquirente forniva ampie garanzie sul futuro prossimo del Club. Svaniva il timore di gestioni approssimative. Di possibili deferimenti. Di penalizzazioni. Di zainetti e di impegni economici mai rispettati.

Rimaneva sul piatto l’obbligo normativo più impellente. Il pagamento di stipendi e contributi relativi ai mesi di luglio ed agosto scorsi. Le stesse fonti hanno tranquillizzato tutti. Sta arrivando un bonifico “istantaneo” a copertura di tutto. Fatto dall’acquirente. Da oltre oceano.

Un “ritornello” che ha occupato tutto il pomeriggio del 16 ottobre. Un “adesso arriva” ripetuto ora dopo ora. Gli addetti tutti, in posizione davanti ai computer. Il sindaco revisore dei conti allertato per il controllo dei dati e la certificazione del documento da trasmettere alla Covisoc. Ora dopo ora si è arrivati alle 23,59. Del bonifico istantaneo nemmeno l’ombra. Si è smarrito nell’etere. Non si è pagato nulla.

Al proposito esiste però chi stamane, imperterrito, ha fatto circolare un vocale (ne siamo in possesso) dove si asserisce che il bonifico è stato fatto, ma che, provenendo dall’America accusa del ritardo. Ma andiamo oltre. Auguriamo si sia stato veramente un disguido. Che l’interesse all’acquisto non sia scemato. Che tutto si possa risolvere, realmente, nel minor tempo possibile.

Nel frattempo però, il Taranto sarà ulteriormente deferito. A penalizzazione si aggiungerà penalizzazione. Lo spogliatoio sfiduciato dalla situazione, è divenuto groviglio di espressioni negative. Fabrizio Lucchesi è arrivato ai saluti. Gautieri ci sta riflettendo. Il Tribunale Fallimentare di Taranto ha designato il Giudice delegato a trattare l’istanza di fallimento  (Nrg 161/2024) nella persona del Presidente Federici. Con una grande riflessione. Ognuno dovrebbe dedicarsi soltanto a quello che è di sua competenza e che ha dimostrato di saper fare.

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