giovedì 26 Dicembre 24

«Il Taranto è come la mamma»

Alla vigilia del derby con il Cerignola di domani sera, il tecnico del Taranto Michele Cazzarò traccia le linee guida della sua gestione

«Una squadra di uomini veri, questo è il mio Taranto». Michele Cazzarò è certo di guidare un gruppo che, con coraggio, proverà a centrare l’impresa salvezza. Il tecnico rossoblù è pronto a lanciare la sfida alla vicecapolista Cerignola, che domani sera alle 20.30 si affaccerà allo Iacovone. Una partita da vincere per annullare quasi totalmente la penalizzazione di quattro punti incassata martedì scorso dal Tribunale Federale Nazionale. Alle parole dovranno seguire i fatti nel rispetto dell’avversario, poiché sarà: «una partita difficile e solo soffrendo, forse, porteremo a casa il risultato». Non frasi di circostanza, ma verità assoluta in un momento molto delicato, sul campo come fuori. Cazzarò fa ricorso a una metafora quando spiega perché abbia accettato la panchina della prima squadra: «Il Taranto – afferma in conferenza stampa – è come una mamma e se sta male bisogna correre per aiutarla. Qualunque figlio, anche se non dovesse essere bravo e capace, per la mamma si butterebbe nel fuoco e io ho fatto questo. A mia madre ho detto: non ti arrabbiare, ma ho un’altra mamma oltre te».Al cuore non si comanda, ma si può provare a farlo con una squadra che ha in testa il solo obiettivo salvezza da raggiungere anche attraverso una condizione atletica di rilievo. «I nostri preparatori atletici, Marras e Rizzo, sono i migliori. La squadra – riprende Cazzarò – stava bene anche prima che arrivassi, ma parte tutto dalla testa: se è pronta corri per 95 minuti senza accorgertene. In caso contrario si farebbe fatica sempre e comunque».E allora la l’undici che scenderà in campo domani si schiererà con nove undicesimi di quella che ha vinto ad Avellino. Battimelli, perciò, giocherà ancora titolare, mentre Zigoni partirà dalla panchina. Recuperati anche Del Favero tra i pali, che ha risolto un «problema alla spalla» e poi anche Matera e Fabbro. Su Battimelli c’è il pensiero dell’allenatore: «Può fare coppia con tutti perché non è statico e si muove molto e secondo me potrebbe fare carriera: è un prospetto importante».L’ambiente, dunque, appare compatto, c’è solo da dimostrarlo contro una squadra che sta facendo benissimo: «La gara con il Cerignola sarà più difficile di quella di Avellino. È una squadra – continua – che da quattro o cinque anni fa bene e gioca spensierata. Noi siamo ultimi e dobbiamo comportarci come tali e cioè dare battaglia dal primo al 95 minuto quando avremo finito di sputare sangue». Sulla nuova proprietà Cazzarò ha la sua opinione: «Non so nulla e – conclude – non mi permetto neanche di parlare in inglese, che già è complicato e per farlo dovrò ricorrere a mio figlio. Posso solo dire che adesso il mio punto di riferimento è il direttore Piergiuseppe Sapio, che non fa mancare nulla ai giocatori. Lo chiamo e 5 minuti dopo arriva. Non so come faccia, ma arriva».

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