mercoledì 5 Febbraio 25

Fiusco: “Sotto il vessillo della sostenibilità, le multinazionali devastano i territori”

Il consigliere comunale sottolinea l’urgenza di un vero modello di transizione energetica che valorizzi l’idrogeno verde e tuteli l’ambiente. “Campi agricoli trasformati in discariche a cielo aperto”

Negli ultimi anni, il dibattito sull’energia rinnovabile è diventato terreno di caccia per grandi multinazionali che, con il pretesto della sostenibilità, stanno lasciando in eredità un deserto ecologico. A lanciare l’allarme è Giuseppe Fiusco, consigliere comunale di Taranto, che attacca senza mezzi termini quello che definisce un “modello insostenibile e irresponsabile”.

“Siamo davanti a una falsa transizione ecologica e a palesi speculazioni che di green hanno solo il vessillo – dichiara Fiusco – Chilometri di campi agricoli sono stati cancellati per far posto a questi impianti. Molti di essi, una volta esaurita la loro efficienza, sono stati abbandonati, trasformandosi in discariche a cielo aperto. Quello pugliese non è un caso isolato, in molte zone d’Italia, infatti, esistono situazioni analoghe”.

Quello che il consigliere chiama “sfruttamento mascherato da progresso” non è un incidente, ma il risultato di una politica che incentiva le multinazionali senza stabilire criteri stringenti. Le aziende non si chiedono quali saranno le conseguenze future né si assumono la responsabilità di smantellare ciò che costruiscono. “Una volta esaurito il ciclo di vita, chi pagherà per lo smaltimento e per il ripristino delle aree? Non certo loro. Questo peso ricadrà, come sempre, sulle spalle dei cittadini”, incalza Fiusco.

Ma il problema è anche la mancanza di visione per un vero modello di transizione energetica. “La transizione verso le energie rinnovabili è indispensabile, non solo per l’eliminazione delle fonti fossili che tanto impatto hanno avuto ed ancora avranno sull’ambiente, ma anche per favorire l’inserimento di un nuovo attore all’interno di questo panorama: l’idrogeno”, sostiene il consigliere comunale, che pone l’accento sulla necessità di puntare sull’idrogeno verde. “L’idrogeno rappresenta il vero motore della decarbonizzazione. Non si intende l’eliminazione del carbone, ma quella del carbonio e quindi è compresa l’eliminazione del metano. Ed è proprio l’idrogeno, generato grazie all’energia rinnovabile, lo strumento che può decarbonizzare anche la grande industria”.

Nonostante le potenzialità dell’idrogeno e i fondi previsti dal Pnrr per accelerarne lo sviluppo, però, siamo ancora molto lontani da una piena adozione di questo vettore energetico. “Il paradosso è che mentre si fa un uso sbagliato delle risorse rinnovabili in chiave speculativa, si sta ignorando l’unica vera innovazione che potrebbe permettere una transizione seria e sostenibile”.

Ancor più grave è il silenzio dei Verdi che dovrebbero essere in prima inea per tutelare l’ambiente: “Nonostante siano amici del Pd un po’ dappertutto, non riescono ad essere realmente incisivi nelle scelte ambientali ed imporre soluzioni, come la priorità rappresentata dalla installazione di impianti fotovoltaici su edifici già esistenti, che rispetterebbe sia l’ambiente sia il paesaggio”.

“I cittadini meritano di sapere cosa accade nei loro territori e hanno il diritto di pretendere risposte. Non possiamo accettare che intere regioni vengano trasformate in discariche in nome di una falsa sostenibilità – conclude Fiusco – È tempo di fermarsi, riflettere e agire per un modello che tuteli davvero l’ambiente, senza lasciarci, ancora una volta, vittime dell’ipocrisia e degli interessi economici”.

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