di Vittorio Galigani
Sul Taranto. Squadra. Apex. Campbell. Vulpis. Ghelfi. Ciccioli. Fondazione Taras. Su chi ci amministra pubblicamente. Come si dice dalle nostre parti: “A madonne sape a cci porte le recchine!!” (La madonna sa chi porta gli orecchini!!). Meglio allora stendere un velo. Sulla cronaca delle incongruenze. Delle menzogne. Delle illusioni. Perché il tempo è sempre galantuomo!
Benevento sconfitto in casa. Il passo falso dei ragazzi di Auteri ha riacceso le speranze degli inseguitori. Monopoli che “passeggia” sul Taranto sale a due soli punti di distacco dalle “Streghe”. Francesco Rossiello può gioire delle scelte fatte in estate. I risultati premiano i suoi sacrifici. Con i biancoverdi secondi in classifica. Peccato per quei vuoti nel settore gradinata. Alberto Colombo può andare fiero del lavoro svolto. Anche Avellino, vittorioso in trasferta, approfitta del brutto scivolone del Benevento. Con due vittorie consecutive ha quasi dimezzato lo svantaggio sui giallorossi. Ora, a cinque punti dai primi, può dare maggior vigore alle proprie ambizioni. Se il Cerignola, in serata vince a Latina, la classifica si accorcia ulteriormente. In avanti. Per conferire maggiore interesse al campionato.
Era il diciannovesimo turno. Ultima del girone di andata. Si è giocato all’insegna dei “bomber”. I “reucci” incontrastati del campionato in fatto di marcature. Lo portammo a Taranto nell’estate del 2008. Gestione Blasi. Era poco più di un fanciullo. 18 anni appena compiuti. Cancro. Aveva già esordito nella massima serie. Titolare della maglia azzurra nella “Under 19”. Una “promessa” di grande prospetto. Ce lo consigliò l’amico Pino Vitale, il vincente direttore sportivo dell’Empoli di quei tempi. Portammo a casa anche 150 mila euro di valorizzazione.
Acerbo, ma “fiutava” già la porta avversaria. Parliamo di Sasà Caturano. Mise a segno 5 reti in quella stagione. Per tutti era destinato a una grande carriera. Sveglio ed opportunista in casa. Timoroso in trasferta. Quello, forse, era il suo limite reale. Il tempo stabilì che diventasse un “globetrotter” incontrastato in terza serie.
La carriera ne ha fatto un leader assoluto. In categoria. Il capitano che tutti vorrebbero avere nel loro spogliatoio. Oggi, a quasi 35 anni, ha affinato la sua “confidenza” con la rete avversaria. La doppia cifra è diventata una consuetudine. Nel presente, a metà stagione, ha già “timbrato” 12 volte. Nonostante, per qualche turno, sia rimasto ai box. A causa di piccoli acciacchi. Il Potenza non vinceva a Catania da 58 anni. Ci ha pensato lui. Con una doppietta che rimarrà nella storia. Una garanzia per i lucani, che stanno disputando un ottimo campionato. E’ uno dei “bomber” più corteggiati in categoria. Un “assegno circolare” racconta Maurizio De Rosa, l’avvocato, agente Fifa, che cura i suoi interessi sportivi. Oggi Sasà, all’alba della sua seconda giovinezza calcistica, è paragonabile a un pregiato “Brunello” d’annata. Più si invecchia e più diventa buono. A Potenza, grazie anche ai gol del suo capitano, oggi non è vietato sognare. A soli 5 punti dalla promozione diretta.
L’alter ego di Sasà, nel girone C di Lega Pro, gioca a Trapani. E’ un argentino con passaporto comunitario. Anche lui, “giramondo” del calcio. Ha tagliato l’Italia in lungo ed in largo. Abbonato, da tempo, alla doppia cifra. Si chiama Facundo Lescano. (Segna sempre lui!) 29 anni. In stagione ha già “marcato” il cartellino per 15 volte. Guida la classifica dei cannonieri. E’ il “prediletto” del patron Valerio Antonini che se lo coccola, quotidianamente, con gli occhi. I suoi gol, in stagione, mantengono gli isolani in una posizione di classifica “accettabile”. Nell’ultimo turno, a Caserta, al culmine di una gara anonima ed insignificante, è stato sufficiente un suo “lampo” per portare a casa il bottino pieno nell’unico tiro in porta di tutta la partita.
Antonini, causa l’alternarsi dei risultati della propria squadra, non proprio esaltanti, è ricorso al terzo titolare per la panchina granata. Nel tentativo di un recupero, disperato, alle posizioni nobili della classifica. La vetta dista ora 10 punti. Sulla carta l’organico è uno dei miglior del torneo. Valerio Antonini ha deciso di affidarsi alle capacità terapeutiche di Capuano. Il “vate” ha a disposizione l’intero girone di ritorno, per scalare posizioni. Resta da verificare, a livello caratteriale, per quanto tempo i due si “sopporteranno”. Nel mezzo Peppino Pavone. Una bella persona. Un vero professionista. Dalle immense capacità. Che dovrà inevitabilmente calarsi, anima e corpo, in un improbo/arduo compito di mediazione.
L’ennesimo passo falso del Catania induce a pensare che nella composizione di quella rosa si è sbagliato in più di qualcosa. Nulla da eccepire sull’impegno, sulle qualità e sulla preparazione professionale di Daniele Faggiano e Mimmo Toscano. Entrambi vincenti in altre piazze. La carenza di risultati mette però in discussione tutti. Tanti gli infortuni. Troppe le assenze. Molti adattati nei ruoli. Faggiano impegnato in categorie superiori da anni. Lontano dalla terza serie meridionale da diverse stagioni.
Tutto porta a pensare che la scelta delle risorse umane sia caduta su protagonisti di valore, però poco adatti alla mentalità della categoria. Rossoazzurri ora a 11 punti dalla vetta, con troppe squadre davanti. Esclusi anche dalla Coppa Italia. Possono solo sperare nei play off. Cambiando mentalità e condizione fisica. Perché i 17 mila del Massimino, da soli, non potranno mai spingere il pallone nella rete avversaria.
Amaro ritorno a “casa” per l’Altamura. Viola è distratto e colpevole nel ripetersi in alcune “leggerezze” difensive. Il tutto vanifica la grande mole di lavoro svolto dalla squadra. Per quanto, l’utilizzo, in avanti, di qualche ipotetico “raccomandato”, rende impalpabile il peso del reparto offensivo. Sorprende che Daniele Di Donato subisca, passivamente, certe imposizioni. Perché, sostanzialmente, di questo si tratta.
Sul Taranto. Squadra. Apex. Campbell. Vulpis. Ghelfi. Ciccioli. Fondazione Taras. Su chi ci amministra pubblicamente. Come si dice dalle nostre parti: “A madonne sape a cci porte le recchine!!” (La madonna sa chi porta gli orecchini!!). Meglio allora stendere un velo. Sulla cronaca delle incongruenze. Delle menzogne. Delle illusioni. Perché il tempo è sempre galantuomo!
Oggi è il 16 dicembre. Una data che interessa tutta la Serie C. Per il rispetto della regolarità. Per scongiurare il temuto stravolgimento della classifica. Vediamo cosa succede.