di Angelo Nasuto
Massafra. L’esponente politico si chiama fuori dal suo partito: Forza Italia. “Nulla contro Fisicaro, ma un candidato sindaco non può essere calato dall’alto
“Questa sera mi chiamo fuori da un partito, Forza Italia, che ha sempre avuto il mio impegno, fuori dai colori e dalla maglia che ho sempre indossato”. Ieri sera il più volte consigliere comunale Raffaele Gentile ha comunicato la sua adesione alla coalizione dei moderati di centro, uscendo dalle file di un raggruppamento partitico che lo ha visto sempre schierato in prima linea.
Il giovane esponente politico massafrese, nel suo discorso, ha rivendicato una certa autonomia nel poter determinare la scelta del candidato sindaco, ripercorrendo la vicenda dei mesi scorsi: “formare la coalizione di centrodestra – ha affermato Gentile – è stato difficile. Da una parte la pretesa del mio partito, forte del suo peso elettorale anche nelle ultime amministrative, che voleva avere dalla sua il candidato sindaco. In definitiva poi la sintesi dei colleghi azzurri era per la mia persona. Dall’altra la situazione in Fratelli d’Italia, dove la discussione è stata più aspra e più lunga, con ben cinque nomi come proposta per la poltrona di primo cittadino”. Gentile ha riconosciuto la legittimità dell’ex fiamma tricolore in quanto risulta oggi il primo partito e la prima forza al governo della nazione”.
In mezzo a tutto ciò la posizione chiara e netta del forzista era risolvere la questione con le elezioni primarie, che sarebbero state utili per decidere il candidato sindaco. Ma tale posizione non ha trovato il favore di un’ampia maggioranza e poi sono intervenute le segreterie di partito provinciali e regionali che hanno deciso di imporre un candidato esterno: “si parla – ha aggiunto – di un professionista stimato, ma ben lontano dalla nostra politica ed esperienza di militanza. Nulla in contrario rispetto alle qualità personali ma il metodo dell’imposizione dall’alto non poteva portarci lontano, laddove ci sono state importanti esperienze politiche di valore e di successo con normali risultati alterni di vittorie e sconfitte”. Gentile formula l’accusa grave che tutto era stato già deciso prima dello scioglimento del Consiglio Comunale, con largo anticipo: “siamo stati giocati in malo modo e sono deluso dal comportamento delle segreterie: non mi sarei aspettato questo trattamento”.
La sua decisione di legare con i dissidenti è allora motivata dal fatto che per lui la città ha il pieno diritto di scegliersi il proprio sindaco dal basso, dal popolo, “che non sia oggetto di imposizione – ha chiarito – ma che sia il candidato sindaco della prossimità ai cittadini, della vicinanza alla gente”. Gentile ha poi elencato le gravi problematiche che la città presenta, dopo anni di sfacelo, con alcune importanti urgenze programmatiche, tra cui il PUG, il Piano della Mobilità sostenibile, lo sviluppo della filiera del commercio e la questione della Strada Statale Appia, sempre intasata di veicoli e traumatica anche per l’ambiente. Ma ha parlato anche della rinascita del Carnevale, manifestazione che nonostante l’impegno della precedente amministrazione, ha vissuto una netta involuzione. Infine un netto endorsement per la collega ex consigliera Giancarla Zaccaro: “sul tavolo tra i nostri papabili candidati sindaci spicca il suo nome”. E allora fra qualche giorno sembra quasi certo che Massafra avrà la sua candidata sindaca.