I socialisti chiedono una guida politica competente per la città e lanciano l’allarme sulla deriva della coalizione: “Serve un profilo riformista capace di riconciliare la città”
In un momento di grande fermento politico a Taranto, il Partito Socialista Italiano prende posizione e lancia un monito agli alleati del centrosinistra. “In questa fase caratterizzata da dilettantismo e improvvisazione, serve individuare una guida politica che rappresenti la sintesi più avanzata del centrosinistra, con un profilo riformista e spiccate competenze amministrative”, si legge in una nota a firma dei segretari del partito Domenico Tanzarella, Alfredo Venturini, Paolo Castronovi e Emanuele Fago.
Il PSI evidenzia la necessità di una visione sistemica per il territorio, sottolineando come sia fondamentale rivolgersi soprattutto alle nuove generazioni, sempre più distanti dalla politica. “Dobbiamo affrontare con concretezza temi come la precarietà lavorativa, le disuguaglianze economiche e la sicurezza sociale” affermano i segretari.
I socialisti si dicono pronti a giocare un ruolo da protagonisti con “una lista ampia, autorevole e competitiva”, ma non nascondono la preoccupazione per l’andamento del dibattito nel centrosinistra. “I segnali che percepiamo non vanno nella direzione auspicata”.
“Nessun altro ha titolo a rappresentare i socialisti a Taranto e in Italia se non il PSI”, prosegue la nota della segreteria nazionale, dicendosi disponibile ad aprire immediatamente un tavolo di confronto, ma avverte: “Non accetteremo veti od esclusioni da chi non ha titolo, questo è il modo peggiore per costruire una coalizione di cui Taranto ha bisogno”.