Come previsto da CosmoPolis il centrodestra, a Roma, decide di non decidere. Non rompe l’alleanza, ma non aggiusta l’alleanza. Nuovo rinvio alla prossima settimana. Il centrosinistra gongola e accumula vantaggi significativi
Niente di fatto! A Roma si è deciso di non decidere. Non si contano più, ormai, le fumate nere che si sprigionano dai polverosi tavoli del centrodestra. Le definiscono grigie, i protagonisti. Colore meno lugubre del nero, ma comunque distante dal bianco. Tutti restano sulle proprie posizioni: FdI porta Lazzaro; Forza Italia non molla Di Cuia: Lega ed “Io C’entro” sono perdutamente innamorati di Tacente. Servirebbero tre elezioni amministrative, invece che una, per dipanare la matassa. Per accontentare tutti. Le parti si sono date appuntamento, nuovamente, alla prossima settimana. Impossibilitati a scegliere, non resta loro che il rinvio. Un tempo arte degli equilibrismi stabilmente precari della politica; oggi, più semplicemente, e in maniera goffa, il risultato di protagonismi esasperati e intrecci politico-economici difficili da distinguere.
Il centrosinistra gongola, più gli avversari si attardano nella scelta e più, considerata la ristrettezza temporale della prossima campagna elettorale, sarà possibile conseguire un vantaggio significativo. Viene da chiedersi in ultimo, ma non da ultimo: bisognava recarsi sino a Roma per replicare i nulla di fatto già registrati a Taranto? Queste consultazioni, estenuanti, noiose, ripetitive, ricordano quella donna che diceva di sé: sono incinta. Si, ma solo per metà.