venerdì 18 Ottobre 24

Ex Ilva, chiesta la proroga della CIGS per 3.000 lavoratori

Il provvedimento è stato motivato con i nuovi investimenti, il completamento delle prescrizioni ambientali Aia e il rifacimento dell’altoforno 5 a Taranto

Acciaierie d’Italia ha ufficializzato la richiesta di proroga della cassa integrazione straordinaria in un incontro avvenuto oggi pomeriggio a Taranto.

Il provvedimento è stato motivato con i nuovi investimenti, il completamento delle prescrizioni ambientali Aia e il rifacimento dell’altoforno 5 a Taranto.

La nuova CIGS, che inizierà a inizio marzo e andrà avanti sino al 2024, coinvolgerà 2.500 addetti a Taranto e altri 500 divisi tra Racconigi, Paderno Dugnano, Legnano, Novi Ligure, Marghera, Genova, Milano e Paderno.

Dei 2.500 di Taranto, 1.153 addetti appartengono all’area di staff, 934 all’area fusione e 413 all’area di laminazione.

Gli operai interessati dal provvedimento nel capoluogo ionico sono 2.010, 286 impiegati e quadri e 204 intermedi.

Nello specifico, in tutti i siti la cassa straordinaria terminerà o l’11 o il 18 marzo del prossimo anno, mentre a Taranto la conclusione è per ora fissata il 19 giugno prossimo a causa di una precedente CIGS da usare ancora.

La richiesta, dice l’azienda, “viene inoltrata per l’arco temporale 28.03.23-27.03.24 nei limiti della capienza della dote temporale di ciascuna unità produttiva nell’arco mobile”.

(AGI)

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