A rappresentare l’accusa nel secondo grado di giudizio sul disastro ambientale e sanitario causato a Taranto dall’ex Ilva negli anni 1995-2012 ci saranno gli stessi quattro pubblici ministeri del precedente processo
Avrà inizio il 19 aprile 2024 il processo d’appello “Ambiente Svenduto”, incentrato sul disastro ambientale e sanitario causato a Taranto dalla gestione Riva dell’ex Ilva, negli anni compresi tra 1995 e 2012.
Sono trascorsi quasi tre anni dalle prime condanne, emesse a maggio 2021 in primo grado di giudizio, che hanno colpito dirigenti e tecnici dell’ex Ilva della famiglia Riva ed esponenti politici locali e regionali, tra cui l’ex governatore Nichi Vendola.
A processo tre società (Ilva spa in Amministrazione straordinaria, Partecipazioni industriali spa in As – ex Riva Fire – e Ilva Forni Elettrici spa) e 39 persone, per un totale di 42 imputati in tutto.
La sede del nuovo dibattimento sarà l’aula bunker della vecchia sede della Corte d’Appello, al quartiere Paolo Sesto.
A rappresentare l’accusa ci saranno gli stessi quattro pm del processo di primo grado, Giovanna Cannarile, Raffaele GRaziano, Remo Epifani e Mariano Buccoliero.