martedì 29 Aprile 25

Maxi sequestro da oltre 1 milione per il mandante dell’omicidio Nardelli

Dopo la condanna all’ergastolo, la polizia esegue misura patrimoniale contro il 47enne tarantino. Negozi, case, auto di lusso e orologi Rolex intestati a prestanome

Nelle prime ore di questa mattina, martedì 29 aprile, gli agenti della polizia di stato hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro patrimoniale emesso dal Tribunale di Lecce – sezione misure di prevenzione, su proposta del Questore di Taranto Michele Davide Sinigaglia. Destinatario del provvedimento è un 47enne tarantino, attualmente detenuto dopo essere stato condannato all’ergastolo dalla Corte d’Assise di Taranto lo scorso gennaio. L’uomo è ritenuto il presunto organizzatore dell’omicidio dell’imprenditore Cosimo Nardelli.

L’attività investigativa, condotta dalla sezione misure patrimoniali della Divisione Anticrimine con il contributo della Squadra Mobile, ha evidenziato non solo la “pericolosità generica” dell’uomo per precedenti reati a scopo di lucro, ma anche una “pericolosità qualificata” legata al suo ruolo di primo piano nella criminalità organizzata tarantina.

Le indagini hanno documentato la disponibilità di un ingente patrimonio, del tutto sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati dal suo nucleo familiare. I beni sequestrati, per un valore stimato di oltre 1,5 milioni di euro, includono diverse attività commerciali – di cui una risultata base operativa e punto di ritrovo della banda criminale – immobili residenziali, autovetture, orologi Rolex e conti correnti bancari e postali. Particolarmente significativo il sistema di intestazioni fittizie messo in atto dal 47enne che, ad eccezione di un rapporto finanziario, aveva trasferito formalmente la proprietà di tutti i beni a prestanome fidati, mantenendone però il pieno controllo e la disponibilità effettiva.

L’operazione odierna ha visto impegnati, oltre al personale della Divisione Anticrimine della Questura di Taranto, anche specialisti del Servizio Centrale Anticrimine di Roma, del Reparto Prevenzione Crimine di Lecce, della Divisione Pas e della Polizia Scientifica. I beni sono stati affidati a un amministratore giudiziario nominato dal Tribunale di Lecce per evitarne dispersione o alienazione.

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