I militari di Manduria hanno eseguito un’ordinanza cautelare, rivelando un’organizzazione criminale attiva nella predazione notturna
Alle 04:00 del mattino di ieri, lunedì 23 dicembre, i militari della compagnia carabinieri di Manduria hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare emessa dal gip del Tribunale di Taranto, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di tre indagati originari di Lizzano. Questi sono ritenuti presunti responsabili, a vario titolo, dei reati di ricettazione, furto aggravato, furto in abitazione, tentato furto aggravato e simulazione di reato.
Le indagini, condotte dalla sezione operativa della compagnia carabinieri di Manduria tra gennaio e febbraio 2024 e dirette dalla Procura della Repubblica del capoluogo jonico, si sono avvalse di elementi raccolti tramite attività tecnica e indagini tradizionali. Tali accertamenti hanno documentato il presunto coinvolgimento degli indagati in attività predatoria illecita.
È emerso che gli indagati avrebbero agito in modo organizzato, utilizzando strumenti da scasso e approfittando delle ore notturne per compiere i furti. Inoltre, uno degli indagati ha tentato di depistare le indagini presentando una denuncia falsa per il presunto furto della propria autovettura, utilizzata per trasportare la refurtiva. Le attività tecniche hanno evidenziato una stretta collaborazione tra i tre indagati, due dei quali legati da vincoli familiari. Le riprese delle videocamere di sorveglianza hanno fornito prove chiave, mostrando i soggetti intenti a compiere i furti e documentando l’uso di arnesi da scasso in diverse occasioni.
L’ordinanza eseguita nella mattinata odierna ha portato all’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari per tutti e tre gli indagati, con obbligo di utilizzo del braccialetto elettronico.