Nuove misure giudiziarie nel territorio jonico con la prima applicazione della riforma Nordio: il giudice interrogherà gli accusati prima di stabilire le misure cautelari
Una violenta rissa scoppiata a marzo in centro a Taranto, in Via Cesare Battisti, avrebbe portato all’accusa di nove individui, che sarebbero presto chiamati a comparire davanti al magistrato. Ciò accade a seguito di una delle prime applicazioni della nuova riforma giudiziaria, promossa dal ministro della giustizia Carlo Nordio, che includerebbe l’interrogatorio preventivo degli indagati prima di decidere sulle misure cautelari.
Secondo quanto riporta La Gazzetta, sarebbero state fissate le date degli interrogatori davanti al giudice per le indagini preliminari, Gianna Martino, durante i quali gli accusati – rappresentati dagli avvocati Andrea Maggio e Pasquale Blasi – avranno l’opportunità di presentare la loro versione dei fatti o di esercitare il diritto di non rispondere.
Sulla base delle testimonianze, al giudice Martino toccherebbe quindi decidere se accogliere la richiesta del pubblico ministero Remo Epifani, che proporrebbe la custodia in carcere per due degli indagati e gli arresti domiciliari per altri tre, mentre per i restanti cinque richiederebbe l’obbligo di firma.
La rissa, che avrebbe visto confrontarsi membri di due famiglie e causato serie lesioni, si sarebbe complicata ulteriormente con l’accusa a due individui di resistenza a pubblico ufficiale e favoreggiamento, per aver ostacolato l’operato della polizia durante gli interventi post-evento.