domenica 22 Dicembre 24

Taranto, rapina a bordo di un autobus: disposto il carcere per una delle due donne

Le due tentarono di rubare un cellulare ad una donna minacciandola con un coltello a serramanico

La Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un’ordinanza di sostituzione di misura cautelare (emessa dal G.I.P. di Taranto) nei confronti di due donne – di 24 e 38 anni – ritenute presunte responsabili di una rapina, avvenuta nel mese di gennaio, ad una donna a bordo di un autobus cittadino.

Per la 24enne sottoposta all’obbligo di firma sono stati disposti gli arresti domiciliari, mentre per la sua complice, già ai domiciliari, disposto l’accompagnamento in carcere.

Secondo quanto emerso dalle indagini, la vittima mentre era a bordo dell’autobus con il fidanzato, avrebbe reagito e richiesto con decisione il cellulare che le era stato sottratto poco prima da una donna. La presunta ladra sarebbe stata spalleggiata da una complice la quale, mostrando un coltello a serramanico, sarebbe riuscita a tenere a distanza la coppia per poi scendere dall’autobus e dileguarsi a piedi in compagnia della sua amica. Rintracciate poco dopo per le due donne è scattato l’arresto.

Al momento dell’esecuzione dell’ordinanza di sostituzione della misura, la 38enne, raggiunta da un equipaggio delle Volanti al suo domicilio, dove era agli arresti domiciliari, si è resa sin da subito irreperibile.

Al contrario, il personale della Squadra di Polizia Giudiziaria dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ha atteso alle 18.00 l’arrivo della 24enne in Questura per la quotidiana firma, provvedendo  a notificarle l’aggravamento della sua misura cautelare.

Dopo aver completato tutti gli atti necessari per la notifica degli arresti domiciliari, per la 24enne è stato disposto l’accompagnamento coatto al suo domicilio da parte di una Volante.

Disposizione che la giovane donna ha sin da subito rifiutato categoricamente, insistendo nervosamente  di voler ritornare a casa con l’auto di un suo  amico che era ad aspettarla nel parcheggio della Questura.

Il suo strano comportamento ha insospettito oltremodo i poliziotti che, dopo aver individuato l’auto, sono scesi nel piazzale ed hanno sorpreso la sua complice seduta sul sedile posteriore dell’abitacolo.

Per la 38enne si sono aperte le porte del carcere.

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