Oltre 30 kg di materiale esplodente stoccati illegalmente in casa e venduti attraverso piattaforme di e-commerce. Fermato un commercio illegale che partiva da Grottaglie
Un giro d’affari internazionale nel commercio illegale di fuochi d’artificio è stato scoperto e interrotto dalla Polizia di Stato a Grottaglie, in provincia di Taranto. Al centro dell’indagine un uomo di 50 anni, denunciato in stato di libertà per commercio illegale di materiale esplodente.
L’attività investigativa, condotta dal team artificieri della Questura di Taranto, è partita dal monitoraggio delle attività online del sospettato, che gestiva un florido commercio di articoli pirotecnici attraverso note piattaforme di e-commerce, tutto senza le necessarie autorizzazioni di legge.
Gli agenti, dopo aver individuato la residenza del sospettato, hanno condotto diversi appostamenti osservando come l’uomo uscisse quotidianamente dalla propria abitazione con pacchi di varie dimensioni da spedire. L’intervento decisivo è avvenuto proprio durante una di queste uscite, quando il 50enne è stato fermato mentre si recava all’ufficio postale.
La successiva perquisizione domiciliare ha rivelato un vero e proprio deposito illegale: nel ripostiglio dell’appartamento erano accatastati in modo pericoloso circa 30 kg lordi di materiale esplodente, con una massa attiva superiore ai 5 kg. Molti pacchi erano già pronti per la spedizione verso diversi paesi europei.
L’analisi del telefono cellulare dell’indagato ha confermato la portata internazionale dell’attività illecita, che si estendeva principalmente verso Belgio, Francia e Spagna. Tutto il materiale sequestrato è stato affidato al Team Artificieri per la successiva distruzione, mentre la posizione del 50enne è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria.