lunedì 7 Aprile 25

Andromeda e Penelope: scambio culturale tra i musei di Taranto e Chiusi

A partire dal 9 luglio, due preziosi vasi apuli del MArTA in mostra al Museo Etrusco toscano

Un ponte culturale tra Puglia e Toscana nel nome di due figure femminili del mito classico: Andromeda e Penelope. È questo il filo conduttore della collaborazione tra il Museo Archeologico Nazionale di Taranto (MArTA) e il Museo Nazionale Etrusco di Chiusi, che hanno siglato un’importante convenzione per la reciproca valorizzazione del proprio patrimonio.

Dal 9 aprile al 6 luglio 2025, il museo toscano ospiterà la mostra “Una donna tra le stelle: il mito di Andromeda”, esponendo due eccezionali vasi apuli a figure rosse provenienti dalla collezione del MArTA. I reperti, entrambi restituiti dal Paul Getty Museum di Malibù grazie all’intervento del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale dei Carabinieri, includono un maestoso cratere del V secolo a.C. che raffigura la liberazione di Andromeda e una pelike del pittore di Dario con una rara scena di riconciliazione familiare.

In contemporanea, il museo tarantino ospita, nell’ambito della mostra internazionale “Penelope”, lo skyphos del Pittore di Penelope, proveniente da Chiusi. Il prezioso vaso attico del 440 a.C. presenta una rara rappresentazione dell’incontro tra Telemaco e sua madre Penelope.

L’accordo, fortemente voluto dal direttore regionale musei nazionali Toscana Stefano Casciu e dalla direttrice del MArTA Stella Falzone, rappresenta un importante esempio di collaborazione interregionale per la promozione del patrimonio archeologico italiano. La convenzione, curata dal direttore Fabrizio Vallelonga e dalla funzionaria Agnese Lojacono, suggella un dialogo culturale che unisce due importanti realtà museali attraverso figure femminili che hanno segnato l’immaginario antico.

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