venerdì 18 Ottobre 24

Taranto e la “Via Appia” patrimonio dell’Unesco

Nessuno come l’Italia, con ben 60 siti patrimonio dell’umanità. Siamo il Paese imprenscindibile per chi volesse far rivivere il passato nel presente

Nessuno come l’Italia per l’Unesco. Il Belpaese ha il maggior numero di siti denominati patrimonio dell’umanità. Ben sessanta, dopo l’ingresso della “Via Appia” in questo privilegiato novero di luoghi e paesaggi della storia. La regina viarum  come la definì il poeta Stazio nel I secolo d.C. L’importante arteria, un ponte nel Mediterraneo per l’Impero Romano, s’iniziò a costruirla nel 312 a.C. dal censore Appio Claudio Cieco. E collegò Roma a Capua, passando per Benevento, Venosa e Taranto. Per poi terminare a Brindisi. Un’opera, insomma, in grado di mostrare la superiorità ingegneristica dei laziali. Adesso, la “Via Appia” diventerà patrimonio dell’Unesco. Contribuendo a rendere l’Italia il Paese imprescindibile di un passato che continua a vivere nel presente.

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