domenica 22 Dicembre 24

Associazione Indotto AdI e General Industries, ieri l’incontro con il management di Acciaierie d’Italia

Il presidente dell’Associazione, Fabio Greco: “Siamo pronti ad affrontare gli impegni profusi e restiamo in attesa che si riprendano le lavorazioni”

L’Associazione Indotto AdI e General Industries continua il suo percorso volto al perseguimento degli obiettivi prefissati, in primis la gestione delle vicende legate ad Acciaierie d italia.

Dopo l’incontro con alcuni parlamentari ionici, avvenuto nei giorni scorsi, l’Associazione tutta ha incontrato, nella giornata di ieri 1 febbraio, il management di Acciaierie d’Italia.

Non siamo un comitato –ha voluto precisare il presidente dell’Associazione, Fabio Greco, nel suo intervento introduttivo rivolto all’ad Lucia Morselli ed al procuratore di AdI CAV. Sportelli LuigiLa nostra è un’associazione che di fatto rappresenta gli interessi della metalmeccanica del territorio ed è al momento composta da 58 aziende e due consorzi di trasportatori, con ulteriori richieste di adesioni che continuano a giungere in questi giorni”.

Sul tavolo dell’incontro gli investimenti futuri dell’azienda e i prossimi interventi di manutenzione, ordinaria e straordinaria, su cui AdI ha fornito indicazioni dettagliate: “Siamo stati rassicurati sulla ripresa a breve degli ordini bloccati – ha spiegato il presidente Greco – e di nuovi ordini, a fronte di attività importanti da svolgere all’interno dello stabilimento. Ci tengo a precisare, peraltro, che i progetti indicati sono sia per revamping interni allo stabilimento che nuovi impianti esterni alle mura di cinta dello stesso. Siamo pronti ad affrontare gli impegni profusi e restiamo in attesa che si riprendano le lavorazioni”.

Greco ha spiegato, inoltre, di aver richiesto un incontro tecnico-amministrativo per sopperire a tutti gli interventi di minore importanza che però bloccano i lavori nel quotidiano.

Il Consiglio generale dell’Associazione, infine, ha stilato una bozza di emendamento al decreto legge n.142 del 16 dicembre 2022, consegnata ai parlamentari, con il quale si chiede di “autorizzare Invitalia a procedere prioritariamente alla liquidazione degli importi dovuti da Acciaierie d’Italia S.p.A. alle aziende dell’indotto del territorio di Taranto, risultanti dalle fatture esigibili emesse alla data del 31.12.2022”.

Si chiede, inoltre, di “autorizzare la Banca del Mezzogiorno-Mediocredito Centrale S.p.a. ad attivare dalla data del 31.03.2023 un canale di finanziamento garantito sa SACE a tassi agevolati per sostenere le imprese del territorio dell’area di crisi industriale di Taranto”.

“Abbiamo richiesto anche la possibilità per tutte le aziende dell’indotto di avviare la CIG con pagamento diretto da parte dell’INPS, indipendentemente dall’indice di liquidità” ha aggiunto Greco, spiegando che nella determinazione dell’indice di liquidità “il valore dei crediti iscritti in bilancio assume un’importanza notevole tanto da poter far scaturire un valore maggiore di 1 con la conseguenza per le aziende di dover anticipare ai lavoratori coinvolti la CIG per poi recuperarla nel DM10; una situazione paradossale, se si pensa che il problema delle aziende è proprio di mancanza di liquidità per crediti certi ed esigibili al momento non riscuotibili”.

È evidente come l’associazione ha iniziato la sua opera ponendo da subito attenzione alle emergenze del momento che interessano l’indotto e quindi l’economia del territorio ad essi riferibili, attraverso un contributo propositivo che ha tutti gli elementi per concretizzarsi .

Articoli Correlati