Grazie all’impegno del commissario Ferrarese appianate le divergenze tra progettisti e Comune di Taranto. Il capoluogo jonico, per i Giochi del 2026, avrà il suo stadio del nuoto. Adesso il ministro Abodi non perda altro tempo nel confezionare i decreti attuativi
Progettazione definitiva da licenziare per fine aprile. Gara d’appalto pronta a maggio. Inizio dei lavori previsto per l’ultima settimana di agosto. Taranto – e i suoi Giochi – si spostano dal bordo piscina direttamente in acqua. Decidono, insomma, di fare il sospirato bagno dopo un lungo tira e molla. La riunione di questa mattina, voluta dal commissario Ferrarese, tra le parti (lo studio di progettisti di Prato e il Comune di Taranto) ha sortito il risultato sperato. E appianato le divergenze che perduravano da mesi. Anche quest’opera sarà quindi realizzata, senza che gli sport di acqua si spostino altrove. A Bari, per esempio.
Adesso serve che il ministro dello Sport, Andrea Abodi, si dia una mossa. E decida di confezionare i decreti attuativi per legittimare il commissario a spendere risorse contanti per i Bandi già approntati dai comuni.