Per il presidente di Confcommercio Taranto, Leonardo Giangrande, “è arrivata l’ora che la comunità faccia sentire la sua voce”
Non c’è turismo senza mobilità: il turista è innanzitutto un viaggiatore che esprime una domanda di mobilità verso luoghi e se la meta è irraggiungibile, cambia destinazione. Si parla di turismo integrato (aereo/bus, aereo/crociera), di itinerari esperenziali treno/bus, di accordi tra Enit e Trenitalia per incentivare queste proposte richieste soprattutto dai turisti d’oltralpe. La realtà di alcuni territori del Mezzogiorno è tuttavia ben diversa.
“Come si fa a immaginare che una città di medie dimensioni – si chiede Leonardo Giangrande, presidente provinciale di Confcommercio Taranto- possa ambire a divenire una destinazione turistica, se è tagliata fuori dai collegamenti essenziali? E’ il caso di Taranto, che già storicamente penalizzata da infrastrutture dei trasporti carenti, viene ora ulteriormente mutilata – con una decisione unilaterale di Ferrovie, calata nel bel mezzo dell’estate- da una nuova sospensione dei collegamenti ferroviari da e per Milano e Roma. E’ possibile che una città tra le più importanti del Mezzogiorno venga tenuta in questo isolamento fisico che penalizza innanzitutto la comunità locale e che pregiudica lo sviluppo economico, turistico e culturale della intera provincia? Preoccupa la notizia che circola in queste ore che Trenitalia, al di là dei lavori infrastrutturali che interessano la linea Battipaglia-Taranto e che andranno avanti sino ad agosto, possa voler ridimensionare i collegamenti Frecciarossa ed Intercity da e per Taranto. Sarebbe un danno per il territorio, per i cittadini e i giovani che si vedrebbero privati del diritto alla mobilità che non può essere garantito da mezzi (il trasporto su gomma) che dovrebbero integrare e non sostituire l’offerta del trasporto ferroviario che in Europa cresce sempre di più”.
“I giochi del Mediterraneo – continua Giangrande – sono un importante obiettivo economico e sociale, una carta da giocare per il futuro della nostra comunità e non possiamo farci trovare impreparati con una offerta del trasporto non rispondente ai bisogni. L’aeroporto di Grottaglie deve essere funzionante almeno nei mesi estivi, è inaccettabile che il benessere dei cittadini dell’area ionica debba sempre essere sacrificato sull’altare di interessi -dello Stato, delle Ferrovie, di Aeroporti di Puglia- che esulano il diritto dei Tarantini di avere le stesse opportunità che hanno gli altri cittadini pugliesi”.
“E’ ora che – conclude il presidente di Confcommercio Taranto – la comunità ionica faccia sentire la sua voce in modo unitario e rivendichi quello che è un diritto fondamentale dei cittadini. Trenitalia deve dare delle risposte, deve spiegare perché continua a tenere la stazione ferroviaria in uno stato di vergognoso degrado, o perché sia escluda dalla programmazione estiva delle campagne turistiche”.