venerdì 18 Ottobre 24

Ex Ilva, sindacati: “Grave il mancato pagamento di stipendi e tredicesime”

“Evidenti le responsabilita’ da parte dell’attuale management di Arcelor Mittal che continua a ricattare i lavoratori, la comunita’ ionica e il governo tenendo sotto scacco la fabbrica”

La comunicazione di Aigi, l’associazione delle imprese dell’indotto Ilva, ora Acciaierie d’Italia, che rende noto ai sindacati che questo mese le aziende non pagheranno stipendi e tredicesime ai dipendenti, costituisce un “atteggiamento di una gravita’ inaudita e che non ha precedenti”. Lo dicono Fim, Fiom e Uilm in una lettera al prefetto di Taranto, Paola Dessi’.

“E’ del tutto evidente – rilevano – che ci sono responsabilita’ da parte dell’attuale management di Arcelor Mittal che continua a ricattare i lavoratori, la comunita’ ionica e il governo tenendo sotto scacco la fabbrica e le future scelte sul processo di transizione ecologica, mettendo seriamente a rischio la produzione dello stabilimento siderurgico per i mancati investimenti sugli impianti”.

Tuttavia, dicono le sigle, “riteniamo altresi’ inaccettabile la comunicazione di Aigi in quanto scarica sui lavoratori scelte assunte dalle stesse aziende che hanno deciso, in comune accordo con l’amministratore delegato di Acciaierie d’Italia, che il pagamento delle fatture avvenisse in 180/210 giorni.
Infatti – si rileva – tali scelte sono state condivise tra le parti interessate, proprio in occasione della giornata del 6 maggio 2022 in cui Fim, Fiom e Uilm erano in sciopero per denunciare la gestione scellerata di Arcelor Mittal, trovando sin da subito la contrarieta’ delle organizzazioni sindacali consapevoli delle difficolta’ che sarebbero emerse nel ritardo del pagamento delle fatture, soprattutto in assenza di una chiara presa di posizione da parte delle aziende associate ad Aigi, a partire dalla possibilita’ di attivare i decreti ingiuntivi nei confronti della committente per i ritardi delle fatture scadute.
Ci chiediamo come mai le aziende associate ad Aigi – dicono Fim, Fiom e Uilm – non si siano attivate prima per il recupero degli arretrati e invece, guarda caso in prossimita’ delle festivita’ natalizie, scarica sui lavoratori responsabilita’ che non hanno se non quelle di aver prestato regolarmente la loro attivita’ lavorativa”.

Per i lavoratori, “non si possono utilizzare i lavoratori come scudo e soprattutto le aziende non possono svolgere un ruolo in contrasto con l’utilita’ sociale e crediamo sia indispensabile l’intervento immediato del prefetto di Taranto nei confronti dell’associazione datoriale Aigi al fine di consentire il regolare pagamento delle spettanze retributive dei lavoratori, in assenza del quale si determinerebbe inevitabilmente problemi sociali anche dal punto di vista di ordine pubblico”. (AGI)

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