Il segretario generale di Uiltrasporti Taranto, Carmelo Sasso: “Ora riqualificare i lavoratori sulla base delle richieste delle nuove realtà imprenditoriali che si affacciano nel Porto di Taranto”
“Una soluzione tampone, una proroga “ponte”, comunque un grande risultato perché ottenuto in condizioni di disponibilità finanziarie del Governo praticamente pari a 0″.
Così la Uiltrasporti Taranto commenta la proroga contrattuale di 5 mesi concessa dal governo agli ex TCT con il decreto Milleproroghe approvato dal Consiglio dei ministri nella serata di ieri.
“Un lavoro di squadra con il Presidente dell’ AdSP dello Ionio, Sergio Prete – afferma il sindacato – sempre in prima linea con le OO.SS. in difesa dei lavoratori portuali che ha visto, questa volta, la partecipazione di tutti i Parlamentare eletti in terra Ionica per l’ottenimento del risultato”.
La Uiltrasporti di dichiara comunque soddisfatta di “un risultato che consegniamo appunto ai lavoratori ed alle loro famiglie che hanno vissuto ancora, come già in passato, momenti di forte tensione ed incertezza per il futuro“, sottolineando, però, che quanto ottenuto “impone a tutte la parti in gioco un ulteriore alto di qualità nel proseguimento di questa lunga e difficile partita”.
“Un segnale importante, inequivocabile – spiega il segretario generale di Uiltrasporti Taranto, Carmelo Sasso – è rappresentato dall’assunzione di responsabilità sulla vicenda da parte del MIT che, su sollecitazione nostre oltre che dei Parlamentari e dell’ AdSP, ha sostanzialmente preso atto una volta ancora della bontà del “progetto” legato a questa misura di politica attiva del lavoro e delle sue finalità. Come apprezzabile è stato lo sforzo compiuto nel reperimento da parte dello stesso Ministero delle risorse indispensabili alla sua prosecuzione di tale misura di legge e che si palesa nella distribuzione delle risorse individuate su diversi capitoli di spesa di competenza del MIT”.

Per Sasso, però, è ora necessario risolvere una volta per tutte questa problematica sfruttando le opportunità lavorative offerte dalle “nuove iniziative imprenditoriali che si vanno realizzando in area portuale grazie alla ZES, ma per le quali toccherà inevitabilmente compiere un’opera di riqualificazione professionale dei lavoratori per poter incrociare positivamente domanda ed offerta. Su questo tema torneremo subito alla carica con la Regione Puglia e con la Task Force regionale per l’occupazione al fine di mettere nell’immediato in campo tutte le azioni necessarie alla riqualificazione mirata di questi lavoratori rispetto ai fabbisogni professionali di questi nuovi investitori sia in termini quantitativi che qualitativi”.
Per il segretario generale di Uiltrasporti Taranto è anche necessario continuare il “confronto definitivo con il terminalista SCCT, Yilport che dopo tre anni deve finalmente assumersi la responsabilità anche sociale oltre che d’impresa concessionaria di un bene demaniale di inestimabile valore quale il molo Polisettoriale di fare chiaramente comprendere al territorio quale sono le sue possibilità di sviluppo in termini di traffici e di occupazione”.
Il sindacato chiede, poi, “ai parlamentari che ci hanno supportato in questa fase, cosi come alla politica regionale e locale chiediamo di continuare a farlo con la stessa incisività e spirito collaborativo che ha portato al risultato odierno, per riuscire insieme a mettere a disposizione ed utilizzare tutti gli strumenti regionali legati alla formazione e dal Programma GOL ,“Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori” che è un’azione di riforma introdotta dal PNRR per rilanciare l’occupazione in Italia attraverso le politiche attive del lavoro per questi lavoratori“.
Infine, un messaggio per i 338 ex TCT e le loro famiglie a cui Uiltrasporti chiede “di tenere ancora duro e stare uniti senza abbandonarsi allo sconforto e consegnarsi alla facile demagogia e al populismo che spesso su questa vicenda si insinuano. Si sta facendo da anni un lavoro enorme per garantire loro di ricevere quell’offerta occupazionale che possa rimettere loro definitivamente in gioco nel mondo del lavoro portuale“.