domenica 7 Luglio 24

Ex TCT, il MIT convoca i sindacati per il 23 aprile

Sasso (Uiltrasporti Taranto): “Sospendiamo l’autoconvocazione di domani, intanto primi passi per il percorso formativo di riqualificazione dei dipendenti con la Regione”

Arriva finalmente un primo cenno dal Governo in merito alla vicenda dei 330 lavoratori portuali ex TCT.

Questa mattina, infatti, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha risposto alla richiesta dei sindacati di essere convocati per capire l’orientamento dell’esecutivo nazionale sul futuro di questi dipendenti e del porto di Taranto.

Le sigle sindacali sono state convocate per il 23 aprile, alle ore 15, presso la sede del MIT.

La comunicazione arriva alla vigilia di un’autoconvocazione che lavoratori e sindacati avevano previsto per domani, 19 aprile, in assenza di risposte dal ministero.

Abbiamo raggiunto telefonicamente il segretario generale di Uiltrasporti Taranto, Carmelo Sasso, per capire quali saranno i prossimi passi alla luce di questo “Finalmente il Ministero ha deciso di entrare nel merito delle tante questioni inevase che riguardano questi lavoratori e il porto di Taranto – ha dichiarato Sasso – Per questo motivo rispetteremo l’impegno assunto sospendendo immediatamente l’autoconvocazione prevista per domani.

Carmelo Sasso, segretario generale Uiltrasporti Taranto

Ovviamente il 23 aprile saremo lì a Roma con una delegazione di ex TCT, per partecipare a questo incontro tanto atteso e avere delle risposte certe sulla situazione”.

Questa mattina, intanto, i rappresentanti delle sigle sindacali CGIL, CISL e UIL si sono recati presso la Presidenza della Regione Puglia per un incontro fondamentale per dare seguito al percorso di riqualificazione degli ex TCT, stabilito con la Regione.

“Stamattina abbiamo insediato il Comitato di pilotaggio e fissato il prossimo incontro per aggiornare i cataloghi formativi della Regione alle mansioni portuali richieste”, ha spiegato il segretario generale di Uiltrasporti Taranto.

Insomma, il percorso per riqualificare e ricollocare questo bacino di lavoratori, evitando lo scoppio di un’ennesima bomba sociale e dando seguito agli investimenti sul porto, prosegue concretamente: adesso, manca solo l’ok del Governo a rifinanziare per almeno 12 mesi l’erogazione dell’IMA e la prosecuzione della clausola sociale.

Tutto dipenderà da quello che verrà detto nella giornata del 23 aprile, quando finalmente saranno rese note le intenzioni del Governo sulla vicenda.

Articoli Correlati