mercoledì 8 Gennaio 25

FRONTE DEL PORTO

Derby Taranto-Bari per la presidenza delle due Autorità di Sistema pugliesi. Il Mar Jonio alla Gallucci, l’Adriatico a Prete. Per l’ufficialità bisognerà attendere ancora altri due mesi

Soluzione in porto. Vicina a concretizzarsi. Con a Bari un tarantino, molto probabilmente. E a Taranto una barese, con altrettante buone possibilità di realizzazione. Come scritto e preannunciato da CosmoPolis nei mesi scorsi, Floriana Gallucci, già commissario per la Zona Economica Speciale jonica, dovrebbe succedere allo stesso Prete nel ruolo di presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Jonio. E, l’avvocato tarantino, spostarsi di appena 80 chilometri, passare dallo Jonio all’Adriatico, per guidare l’altra Autorità di Sistema pugliese. Un derby, insomma, tra Taranto e Bari, tra i due centri urbani più grandi – e importanti – della Regione. Che ricorda i fasti calcistici di un tempo. Tra rossoblu e biancorossi (Lecce, allora, non figurava neanche a calendario).

Un derby non più sportivo, ma politico-economico. Con lo scalo tarantino dotato di una potenzialità (inespressa) di gran lunga superiore a quello raffigurato sull’asse Manfredonia-Bari-Brindisi. Per vastità delle sue aree portuali (e retro portuali), per posizione geografica, per suggestioni geopolitiche. Ma penalizzato dall’impossibilità di portare a compimento, dopo oltre un ventennio di parole slegate dai fatti, le opere di dragaggio e di costruzione di una vasca di colmata degna di questo nome. Per l’inconsistenza produttiva – e di traffici – del suo operatore Yilport. Per la natura di scalo monocommittente, legato mani e piedi ai destini dell’ex Ilva. Gallucci a Taranto, Prete a Bari. Per adesso la notizia è questa. Dovrebbe essere questa. Le nomine, per entrambi, avverranno non prima di fine febbraio prossimo. In mezzo permangono idee, opportunità, persuasioni. E un mare, anzi due, di possibilità.

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