I segretari di Fim, Fiom e Uilm parteciperanno a un incontro cruciale per discutere il futuro dello stabilimento
Il futuro dello stabilimento Leonardo di Grottaglie è al centro di un acceso dibattito, con i sindacati che attendono risposte concrete sul destino dei lavoratori. Il 30 maggio, alle ore 9.30, i segretari provinciali di Fim, Fiom e Uilm sono stati convocati a Bari per un incontro con la Regione Puglia: il Comitato di monitoraggio del sistema economico-produttivo e aree di crisi (Sepac) e il suo presidente Leo Caroli, l’assessore regionale Alessandro Delli Noci e il capo di Gabinetto del presidente Emiliano, Giuseppe Catalano.
Questa convocazione ha ricevuto il plauso di Cosimo Borraccino, consigliere del presidente Emiliano per la realizzazione del Piano Taranto, che il mese scorso aveva garantito la massima attenzione del governatore pugliese sulla vicenda, aggiungendo che “non lasceremo soli i 1500 lavoratori dello stabilimento grottagliese (tra diretti e indotto) e come Regione saremo parte attiva nella delicata vicenda, nel solco del consolidato rapporto di collaborazione con la società Leonardo”.
“È necessario avere un quadro ben preciso sulle future iniziative industriali necessarie a superare la monocommittenza dello stabilimento ionico, a valle dei cospicui finanziamenti pubblici ricevuti, in particolar modo dalla Regione Puglia”, spiegano i segretari di Fim, Fiom e Uilm.
Diventa quindi necessario che a quell’incontro ci siano anche i portatori di interesse, affinché si possano ricevere “risposte certe, puntuali e coerenti per le lavoratrici e per i lavoratori”. Tuttavia, considerando l’allargamento delle convocazioni e il fatto che il 30 maggio le tre organizzazioni sindacali saranno impegnate nella fase di presentazione a Federmeccanica della piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale del lavoro dei metalmeccanici, hanno chiesto una posticipazione della data dell’incontro.