sabato 18 Gennaio 25

Il flop del PNRR

Italia ancora seconda economia manifatturiera d’Europa? Spagna e Polonia, ormai, ci stanno addosso. E intanto il Mezzogiorno sta mancando l’appuntamento con la storia del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

L’Italia è ancora la seconda economia manifatturiera d’Europa? A chiederselo è Dario Di Vico, giornalista economico del Corriere della Sera e del Foglio. I dati dicono ancora di sì, nonostante le differenza con altri Paesi si siano notevolmente ridotte negli ultimi anni. E nazioni come la Spagna e la Polonia facciano sentire, sempre più, sempre meglio, il fiato sul collo al nostro sistema produttivo. Complice anche la fotografia scattata dall’Istat nei giorni scorsi sull’indice di produttività del modello finanziario italiano. In rapida discesa nell’ultimo anno. Dati, questi, che andrebbero sommati alla bassa crescita registrata nel 2024 (+ 0,7% rispetto all’1,5% previsto dal Governo Meloni) e ad un debito pubblico tra i più alti al mondo. Un quadro tutt’altro che confortante, dalle tinte scure, complice anche l’ormai certo fallimento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Quanti sono i miliardi ricevuti dall’Europa per il PNRR? All’incirca 122 miliardi. Quanti di questi sono stati effettivamente spesi? Solo 62 miliardi. Cioè: circa il 50%. L’Italia sul PNRR, insomma, come documentato dalla fondazione OpenPolis, ha registrato 262431 progetti; meno della metà, circa 118003, sono stati completati o sono nella fase finale. 132 mila sono stati avviati e 7800 non sono neanche iniziati. A pagare dazio sarà il Mezzogiorno, che aveva molto fatto affidamento su queste risorse per superare lo storico gap con altre aree del Paese. Tutta questa triste storia, al pari dell’economia definita proprio scienze triste, ricorda una massima di Alberto Ronchey: “Il pessimista è soltanto un’ottimista che si è informato”.

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