La Regione Puglia, la stessa del ministro Fitto, quella più penalizzata da questi decrementi. Mancano all’appello 62 milioni di euro. Taranto ha una dotazione finanziaria pari a 912,91 milioni
Con l’ultimo aggiornamento di settembre, i progetti finanziati dal Pnrr non sono aumentati. Oltre mille interventi, invece, non esistono più. Sono infatti 1015 i progetti che non risultano tra quelli finanziati, per un ammontare di 250 milioni in meno. La Puglia del ministro Fitto, quasi per ironia della sorte, è la Regione più penalizzata con un decremento pari a 62 milioni. Al di là dell’aumento del numero delle proposte e delle risorse allocate, con questo ultimo aggiornamento è emersa una circostanza particolarmente interessante. Confrontando la base dati “nuova” con quella precedente, ci si è resi conto che diversi progetti non risultano più inclusi tra quelli finanziati dal Pnrr. È come se da un aggiornamento all’altro fossero stati esclusi dal Piano stesso. A settembre 2023 gli interventi finanziati, cioè selezionati tramite bandi e procedure di gara, superano i 200mila. Per un ammontare di risorse Pnrr pari a 120,35 miliardi di euro. Si tratta di poco più della metà (63%) dei 190,5 miliardi complessivi assegnati all’Italia da Bruxelles.
Ai primi posti troviamo Roma, con 4,9 miliardi di euro, tra i comuni destinatari delle maggiori risorse. Seguono Milano e Napoli entrambe con 2,8 miliardi; e Bologna e Bari, con 1,7 miliardi ciascuna. Poi via via altre città capoluogo di Regione o di Provincia, senza particolari distinzioni tra Nord, Centro e Sud. Taranto ha una dotazione finanziaria pari a 912,91 milioni di euro.
Oltre alla distribuzione territoriale è interessante osservare i settori di intervento finora più toccati da questi 220mila progetti. La digitalizzazione è il principale, con circa 75mila interventi, seguito dai progetti su scuola, università e ricerca (49.501) e transizione ecologica (49.220). Con un divario più ampio troviamo anche i settori di impresa e lavoro (16.992) e cultura e turismo (9.017). Sul perché il Governo Meloni abbia deciso di stralciare più di mille progetti dal Pnrr siamo ancora in attesa di ricevere delle risposte.