Il procuratore regionale, Cosmo Sciancalepore, ha evidenziato numerose criticità nel Bilancio regionale, specialmente nel comparto sanitario
La Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti della Puglia ha emesso la pronuncia di parificazione del Rendiconto generale della Regione Puglia per l’esercizio finanziario 2022.
Nelle sue conclusioni sottolinea il procuratore regionale della Corte dei Conti della Puglia, Cosmo Sciancalepore, ha evidenziato che il “bilancio regionale presenta alcune significative criticità, comunque sanabili, specie per il comparto sanitario e i Consorzi di Bonifica. Permane qualche incertezza su alcuni dati forniti in sede istruttoria. Allo stesso tempo, alla luce delle varie considerazioni espresse finora, l’azione dell’Amministrazione regionale, nonostante le residue conseguenze dell’emergenza pandemica e l’aumento dei costi, ha condotto alla realizzazione di vari risultati positivi”.
“Le somme finora impegnate dalla Regione Puglia nella gestione del Pnrr risultano dunque esigue – afferma Sciancalepore – La Regione Puglia risulta soggetto attuatore di 25 progetti. Risultano impegnati 501.996.344,58 euro, già stanziati ma non ancora impegnati 1.087.752.849,25 euro, non ancora stanziati, quasi 43 milioni. Tale dato risulta ancora più stridente in relazione alla Missione 6, riguardante la sanità, settore per il quale la Regione Puglia presenta le maggiori criticità, dove gli impegni assunti al termine dell’esercizio 2022 per i diversi investimenti costituiscono una minima parta delle somme da rendicontare entro l’anno 2026. Si fa presente però che la Regione ha proceduto ad ulteriori impegni nel corso dell’anno 2023″.
Sui fondi europei si registrano, invece, buone performance della Regione Puglia sul Por 2014-2020, mentre sul Psr ci sono ancora ritardi.
“Si rilevano anche varie locazioni passive – conclude Sciancalepore – tra le quali spiccano quelle relative alla locazione di immobili (padiglioni) di proprietà dell’Ente Autonomo Fiera del Levante. Si tratta di locazioni, di importo molto elevato, oggetto di più contratti di durata pluriennale, per le quali sarebbe attualmente in essere una compensazione al fine di tenere conto dei lavori, realizzati dalla stessa Regione, riguardanti i medesimi immobili. La questione desta molte perplessità nonostante le articolate motivazioni addotte dall’Ente. La stessa Regione ha annunciato un riesame della questione“.
ANSA PUGLIA