Le coppie che scoppiano (il partito). La sinistra che si è messa in testa di fare la destra. Il trionfo del follemente corretto. Leggere Luca Ricolfi per comprendere cos’è la mutazione in atto nelle nostre società
Con questi dirigenti non vinceremo mai. Nanni Moretti, regista lento ma efficace, ci aveva visto giusto più di un decennio fa. La sinistra perde più per demeriti propri che per meriti altrui. Non ha personale politico all’altezza del compito loro richiesto. Non ha un progetto di società. Non ha più un popolo di riferimento. Dalla caduta del Muro di Berlino in poi si è smarrita, è agonizzante. Scimmiotta la destra sul tema delle libertà e si rivolge al logopedista, senza grandi risultati, quando deve pronunciare la parola uguaglianza. Bonaccini –Schlein è la riedizione di ciò che un tempo furono D’Alema e Veltroni. E, dopo di loro, Renzi e Letta. Coppie che scoppiano (il partito). Coppie senza veri assi che fuggono. L’ambivalente – e doppia – proiezione su un muro bianco del niente che si agita. Del nulla che se la crede. Dell’ombra che diviene l’ombra di se stessa. Di chi insomma, per dirla con Wittgenstein, ricorre alle parole-cadaveri perché impossibilitato nel raccontare altro. Il riformismo di Bonaccini deraglia sul binario morto del regionalismo differenziato. La nuova sinistra della Schlein indossa, divertita, la camicia di forza del politicamente corretto. Il progressismo, questo progressismo, offre il peggio di se attraverso l’ipocrisia degli eufemismi. Crede che i diritti, quelli vecchi e nuovi, siano una moda del momento più che il risultato di profonde – e complesse – trasformazioni delle società contemporanee. Confonde le tutele collettive con i favoritismi del momento. E’ dislessica dinanzi al merito; è distratta di fronte al bisogno. Luca Ricolfi, un sociologo che figura a pieno titolo nell’album di famiglia della sinistra, parla di mutazione. Di idee trasmigrate da un campo all’altro. Di un’antilingua trionfante a dispetto di una lingua uccisa. Definire una persona grassa “orizzontalmente svantaggiata”. Chiamare una donna “corpo con vagina”. Un senzatetto “residenzialmente svantaggiato” è stupidità allo stato puro. Il trionfo del follemente corretto. La proposta che soggiace al linguaggio. La sinistra che fa la destra. Con questi dirigenti non vinceremo mai.