domenica 8 Settembre 24

IL SINDACO DI TARANTO

Emiliano presenzia, Melucci latita. Emiliano dibatte, Melucci abbraccia Abbate. Emiliano va incontro alla disperazione della gente, Melucci indossa il giubbotto di Fonzie. E’ la nèmesi della storia, il parricidio che si trasforma in infanticidio

C’è un nuovo sindaco nella città che non ha più il suo sindaco. C’è un sindaco non eletto dai tarantini che s’interessa di Taranto e s’intesta le sue battaglie. Che presenzia e interviene. Che dibatte e ascolta. Che sgomita andando incontro al sudore della disperazione, al chiasso anarchico della protesta. E un sindaco, invece, che si ricorda di essere stato votato quando abbraccia e bacia Abbate. Quando smette l’abito istituzionale per indossare il giubbotto di Fonzie. Quando baratta il progetto con un potere ai titoli di coda. Abbarbicato nel Palazzo nonostante la precarietà dei numeri e una compagnia d’orchestrali priva d’orecchio musicale. Tronfio nel trasformismo divenuto dottrina politica, prassi comportamentale. Argonauta in viaggio verso il Mar Nero delle occasioni mancate. Emiliano fa tutto quello che dovrebbe fare Melucci. Lo doppia. Lo tripla. Lo quadrupla. Lo sconfigge, insomma, sul terreno d’elezione di un primo cittadino: il contatto con il suo popolo. L’empatia con i propri simili. La consapevolezza di una possibile, e imminente, sollevazione collettiva.

Chi ascolta i rappresentanti dell’indotto Ilva? Emiliano. Chi offre soluzioni per i 300 lavoratori dell’ex Tct? Emiliano. Chi si preoccupa d’incontrare i vertici di Ferretti per non lasciarli andare via da Taranto? Emiliano. Chi interviene sul Cis e sulle bonifiche delle aree inquinate che ancora non si realizzano? Emiliano. Chi svolge effettive funzioni di sindaco, in sostituzione di chi il sindaco continua a farlo solo sulla carta? Emiliano. Melucci è un’apostata, ha rifiutato la propria religione per seguirne un’altra. Ha scaricato il governatore pugliese per esser promosso nel ruolo di caporal maggiore dal ministro Fitto. Ha sostituito gli amici di sempre, perché folgorato sulla via di Mazzariello. Taranto ha un nuovo sindaco da qualche settimana a questa parte. E’ la nèmesi della storia contemporanea, se ci pensate. Il parricidio che si trasforma in infanticidio. La sostituzione di Melucci con Emiliano. Ogni adulatore nasconde un traditore.  

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