giovedì 21 Novembre 24

NON VALE L’IMPRESA

L’economia cittadina, quella più rilevante, non si fida più della politica cittadina? E’ finito l’idillio con il sindaco di Taranto? La risposta va trovata nel nostro colbertismo al contrario. Nell’essere ospiti in casa nostra. Diario di bordo di un’imbarcazione che fa acqua da tutte le parti

L’economia non si fida più della politica locale. Lo iato tra i due mondi è andato progressivamente aumentando negli ultimi tempi. Scavato un solco sempre più profondo. E’ gelo tra una certa imprenditoria tarantina, quella più rappresentativa, e il sindaco Melucci. L’idillio del recente passato si è trasformato in sospetti reciproci. In impegni, forse, disattesi. In rassicurazioni scritte sul ghiaccio. Enrico Cuccia, l’ideatore di Mediobanca e del salotto buono dell’imprenditoria italiana, di un certo capitalismo uscito distrutto nel secondo dopoguerra, propose uno scambio alla pari ai suoi interlocutori chiusi nella stanza dei bottoni. La finanza ai laici, la politica ai cattolici.

Altri tempi. Altri uomini. Altra nobiltà di visione. Oggi che avanza il niente in doppiopetto, propositi del genere appaiono strambi. Intrisi di un certo romanticismo nostalgico e finanche bigotto. Non aiuta certo al sindaco di Taranto la squadra di governo che lo attornia, i consiglieri che firmano le mozioni di sfiducia perché possa premiarsi la firma non apposta su un documento notarile. Gente modesta, inadatta al ruolo, poco conciliabile con le aspettative di una città di quasi 200 mila abitanti. Non aiutano certi caratteri che uccidono il talento, comunque non ravvisato in questa circostanza. Non aiuta il tanto denaro che arriverà a Taranto, che Taranto e le sue imprese vedranno alla fine solamente passare sotto i propri occhi.

Il nostro è un colbertismo al contrario, il protezionismo finanziario è più esogeno che endogeno. Più straniero che indigeno. Siamo ospiti in casa nostra, per dirla con le parole dell’ideatore della prassi psicoanalitica. Le imprese più attrezzate, quelle più grandi, quelle che non soffrono del nanismo produttivo italiano, non ci stanno. Avrebbero preteso più considerazione nel rispetto della legge. Un’attenzione meno declamata e più operativa. Impegni tutt’altro che fumosi. Le azioni non si contano, si pesano. In tutti i sensi.

Crediti foto: Antenna Sud

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