Alla vigilia della sfida, il tecnico del Taranto indica la strada per giocarsela nel migliore del modi
Due indizi sono tanti, ma tre farebbero una prova. Il Taranto, reduce da due vittorie di fila (Avellino e Audace Cerignola) sotto la gestione Michele Cazzarò, è atteso dalla trasferta del Simonetta Lamberti di Cava de’ Tirreni. I rossoblu, domani alle 17.30, troveranno una compagine ferita dalla sconfitta di Trapani: «Abbiamo lavorato come sempre – spiega Cazzarò – con molta serenità. Non so come si schiereranno i nostri avversari se con il 3-5-2 o 4-3-3. Sarà una battaglia su un campo difficile. Domani ritroverò Enzo Maiuri, che allena e con cui ho giocato, e non vedo l’ora di abbracciarlo. La Cavese è battagliera e gioca bene al calcio e con Enzo in panchina è quasi scontato dirlo. Dobbiamo pareggiare la loro voglia di riscatto». Sulla formazione che affronterà i blufoncé, permangono dei dubbi di formazione: «Guai a non averli e me li porterò sino a domani. Abbiamo recuperato tutti e sono contento». Su quanto sta accadendo attorno al campo, Cazzarò va avanti deciso: «Ai ragazzi dico di non interessarsi di ciò che sta avvenendo. Io – prosegue – non guardo nulla che sia al di fuori del mio lavoro. Da quando sono arrivato non è che mancasse chissà cosa. Quando per allenarsi ci sono campo, casacche e pallone, fidatevi, non manca nulla. Il resto è contorno. E per quanto riguarda me, io sino al 95′ di domani sarò con i ragazzi, poi chi dovrà decidere deciderà. Eventualmente così come sono entrato dalla porta secondaria, uscirò dalla porta secondaria».