venerdì 18 Ottobre 24

SS.Annunziata, Scalera: “Chiediamo la ripresa del servizio Accoglienza e Umanizzazione”

Il consigliere regionale de La Puglia Domani annuncia un’interrogazione in Regione per chiedere i motivi della sospensione di un programma “che ha sicuramente migliorato il trend della struttura”

“Il servizio Accoglienza e Umanizzazione, partito nel pronto soccorso del Santissima Annunziata di Taranto nel 2021 è un servizio di qualità improvvisamente sospeso, durato solo pochi mesi, da febbraio a luglio”.

Così il consigliere regionale Antonio Scalera (La Puglia Domani), descrive l’importanza di un vero e proprio “piano di lavoro che, consisteva nella presa in carico della persona e l’informazione dei suoi familiari nel momento dell’arrivo in Pronto Soccorso e nelle fasi immediatamente successive che precedono e seguono il Triage”.

Scalera spiega che durante le fasi del percorso del paziente, i famigliari potevano richiedere interventi di sostegno e di comunicazione che rientravano nel complessivo orientamento verso l’Umanizzazione del servizio di emergenza “prendersi cura della persona è diventato non meno importante che “curare la malattia” stessa. Gli obiettivi erano quelli di migliorare l’accoglienza, l’accompagnamento al triage della persona, con l’aiuto fisico, l’ascolto e la relazione empatica, comunicazione attiva tra, paziente sanitari (medici, infermieri , Oss) e parenti, un progetto attivato tramite una vera e propria postazione per gestire le attività in entrata ed uscita, costata circa 5000mila euro alle tasche dei cittadini attualmente in stato di abbandono”.

Il consigliere regionale afferma che il programma ha sicuramente migliorato il trend della struttura e che è stato sospeso “senza motivi, da un giorno all’altro, portando gravi mancanze all’azienda sanitaria, ma soprattutto ai pazienti che ricorrono al pronto soccorso non per divertimento ma, con un bisogno di salute”.

“Serve una soluzione immediata – conclude Scalera – per far fronte a questa carenza: in questi giorni farò un’interrogazione in Regione per capire i motivi della sua sospensione e per far sicuramente ripristinare al più presto questo indispensabile servizio per l’intera comunità”.

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