domenica 8 Settembre 24

Verde per Caso

L’ecologismo è qualcosa di più importante che una scelta elettorale compiuta in fretta e furia. Di una furbesca collocazione politica. Si legga Alexander Langer e le sue teorie sulle società dagli orizzonti corti e frammentati. Soprattutto a Taranto, nella città del drago di acciaio. Meno male che a dire qualcosa ci pensa Angelo Bonelli

Ci sono i Neri per Caso. E i Verdi. Sempre per caso. Per quelle strane combinazioni della vita. Daltonismi a parte, a prevalere sono i gusti cromatici e poco altro. La differente propensione per le canzonette. Per i nessi casuali non ben definiti. La politica, si sa, ama crogiolarsi nelle opportunità. Nel reticolato d’interessi che, come diceva Alexander Langer, rendono gli orizzonti corti e frammentati. I Verdi per Caso attendono, non propongono. Siedono senza alzarsi. Vivono l’ecologismo al pari di una sagra di paese. Di un festival degli arachidi. Di una recita di quart’ordine. Aspettano che la linea la detti sempre qualcun altro. E, senza attendere troppo, così è stato anche in questa circostanza. Chi ha proposto un referendum sull’ex Ilva, con il coinvolgimento di tutti i residenti a Taranto? Chi considera la reintroduzione dello scudo penale, da parte di Meloni&Company, una vergogna da sottoporre al giudizio popolare? Il sindaco Melucci? L’assessore Marti, trasmigrato nella lista ambientalista poche settimane prima del voto amministrativo? I due attuali consiglieri comunali, sempre dei Verdi? Macchè. Lo ha fatto il parlamentare, Angelo Bonelli. Da Roma. Pardon, da Bologna: collegio nel quale è stato eletto alle scorse Politiche. Se sei Verde per Caso, e non per intima convinzione, per studio e approfondimento dell’esistente, per scelta etica, diviene difficile avanzare lungo il sentiero della proposta. Della centralità del pensiero. Della volontà che può coltivare la rottura dell’esistente. In Germania ci sono i Verdi (non per Caso). Nelle democrazie scandinave pure. In Italia l’ecologismo riformista, e pragmatico, latita. A Taranto non esiste per niente. Ci sono i Verdi per Caso. Chi volesse ascoltarli può sempre chiedere l’accredito a Palazzo di Città.

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