“È bene che si sappia che questo Governo non vuole che resti un bene dei cittadini pugliesi”
“Quello di Fitto e del Governo Meloni è un attacco vergognoso alla gestione pubblica dell’acqua, che tradisce il voto di 26 milioni di italiani nel referendum del 2011 e vuol essere l’ennesimo regalo ai privati da parte di questo Governo”. Così Claudio Stefanazzi, deputato pugliese del Partito democratico, commentando la decisione del Consiglio dei Ministri di impugnare la legge della Regione Puglia per rafforzare la natura pubblica dell’acquedotto pugliese, approvata all’unanimità dall’assemblea dei Comuni ANCI e di recente dal Consiglio Regionale, anche col voto di consiglieri di centrodestra.
“Il Ministro Fitto continua la sua guerra senza quartiere alla Regione Puglia, questa volta bloccando una legge che ribadisce il sacrosanto principio che l’acqua è un bene pubblico e pubblico deve restare. – continua Stefanazzi – Impugnarla tirando in ballo la tutela della concorrenza e il diritto UE significa non conoscere le leggi comunitarie e la giurisprudenza in materia, visto che il modello delineato dalla legge regionale è perfettamente in linea con la normativa e ricalca, peraltro, esperienze già avviate da tempo in altre regioni. È ormai evidente che il Ministro sappia muoversi solo per colpire la Puglia e il Mezzogiorno”.
“Acquedotto Pugliese rappresenta un’eccellenza di gestione efficiente e sostenibile per tutt’Italia. È bene che si sappia che questo Governo non vuole che resti un bene dei cittadini pugliesi ma, al contrario, auspica che finisca nelle mani dei privati”, conclude la nota.