Il coordinatore cittadino di “Noi con l’Italia”, Pierfilippo Marcoleoni, commenta l’aumento delle tasse deciso durante l’ultima seduta del Consiglio comunale tarantino
“Un tempo le giunte di sinistra inasprivano la pressione fiscale perché si dovessero garantire servizi pubblici dagli standard elevati. A Taranto, con il sindaco Melucci invece, la sinistra decide di far pagare più tasse a fronte di servizi scadenti, se non addirittura inesistenti“.
Con queste parole Pierfilippo Marcoleoni, coordinatore cittadino di “Noi con l’Italia”, commenta l‘aumento delle tasse deciso durante l’ultima seduta del Consiglio comunale tarantino.
“Con la Tari e gli addizionali Irpef – continua Marcoleoni – è stata compiuta un’operazione di questo tipo, andando a pesare su dinamiche economiche già di per sé poco floride. La politica fiscale del Comune di Taranto è, per utilizzare un linguaggio in voga tra gli economisti, tutto fuorché una misura di tipo espansiva. Contrae la spesa. E rischia d’ingenerare meccanismi depressivi di medio e lungo periodo“.
Secondo il coordinatore cittadino di “Noi con l’Italia” gli errori di “amministratori poco adatti nel ricoprire determinati ruoli” ricadranno “sulle famiglie che vedranno ridursi ulteriormente il proprio potere di acquisto e sulle imprese che dovranno rivedere i piani d’investimento futuri”.
“La Tari aumenta – spiega Marcoleoni – perché la società che si occupa della raccolta dei rifiuti solidi urbani, la Kyma Ambiente, non ha saputo adempiere al proprio mandato. E cioè: aumentare la percentuale della raccolta differenziata (Taranto detiene il triste primato, assieme a Foggia, di città pugliese con i livelli più bassi di trattamento differenziato dei rifiuti); programmare una gestione pubblica, così come chiede la Regione Puglia con il Piano Ambientale licenziato nei giorni scorsi, per questo specifico – e nevralgico – comparto. L’inerzia su questi temi, le palesi inadeguatezze mostrate da dirigenti e manager scelti con l’unico criterio della fedeltà politica, hanno sortito il disastro che è sotto gli occhi di tutti”.
Per Marcoleoni è proprio il primo cittadino di Taranto l’artefice e maggior responsabile di questo “fallimento che non contempla scuse”.
“Lasci perdere videomessaggi costruiti male dal punto di vista comunicativo, politicamente deboli, e per certi versi surreali – conclude il coordinatore cittadino di “Noi con l’Italia” – La sinistra di stanza a Palazzo di Città, divisa e litigiosa, sta mancando tutti gli appuntamenti che la Storia ci ha regalato e portato in dote. Liberare Taranto è ancora possibile. Come? Mandando a casa Melucci e il suo cerchio magico.”