La storica struttura socio-sanitaria di Taranto, che mette a rischio 160 posti di lavoro, affronta una crisi profonda. I rappresentanti sindacali chiedono un intervento urgente al sindaco Melucci
La complessa vicenda riguardante il destino della Cittadella della Carità, storico presidio socio-sanitario di Taranto, continua a destare preoccupazione. Oltre a mettere a rischio 160 posti di lavoro, la situazione minaccia la continuità di un servizio fondamentale per l’intera comunità.
La Task Force occupazionale della Regione Puglia si riunirà il 19 novembre per discutere la questione, ma i rappresentanti sindacali dei lavoratori della struttura, situata nel quartiere Paolo VI, non si accontentano di questo passo.
In un incontro urgente richiesto al sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, i sindacati hanno cercato di informarlo sulle difficoltà attuali e di esplorare possibili interventi da parte sua, nei limiti delle sue competenze. La riunione, che si è tenuta questa mattina a Palazzo di Città, ha visto la partecipazione del primo cittadino, del consigliere regionale e comunale Massimiliano Stellato, del consigliere comunale Michele De Martino e dei segretari territoriali delle sigle Fp Cgil, Cisl Fp, Fials e Ugl Salute. Durante l’incontro, è emersa la preoccupazione per la mancanza di chiarezza sulla situazione attuale.
I sindacati hanno denunciato il mancato pagamento di alcune mensilità ai dipendenti e l’assenza di informazioni sulle intenzioni del gruppo interessato all’affitto del ramo d’azienda. Le istanze avanzate dai dipendenti della Cittadella non hanno trovato ascolto; lo scorso mese, un sit-in davanti al Palazzo di Presidenza della Regione ha attirato l’attenzione sulla questione.
Il sindaco Melucci ha riconosciuto la gravità della situazione, ribadendo che l’Amministrazione è pronta a scendere in campo e a schierarsi al fianco dei lavoratori per supportare le loro rivendicazioni, come già fatto in occasione di differenti vertenze occupazionali.