“Presto i primi avvisi pubblici. Apriamo alle grandi imprese, ma solo se assicurano la decarbonizzazione e favoriscono diversificazione produttiva e occupazione locale”
A margine di una serie di incontri tecnici, ieri si è svolta presso il municipio di Iglesias una seduta cruciale del Comitato di sorveglianza del programma nazionale “Just Transition Fund Italia 2021-2027”.
La delegazione del territorio ionico, guidata dal sindaco Rinaldo Melucci, ha partecipato attivamente all’evento. Tra i presenti, oltre ai rappresentanti del Dipartimento per le politiche di coesione e della Commissione europea, si sono distinti anche i colleghi dell’organismo intermedio della Regione Puglia, che hanno illustrato i dettagli finali del piano territoriale per Taranto, condiviso negli ultimi mesi. È stata annunciata la chiusura del programma operativo entro novembre 2024, un passo complesso ma necessario per avviare gli avvisi pubblici destinati a gestire i oltre 800 milioni di euro disponibili attraverso il JTF.
Durante l’incontro, sono stati forniti aggiornamenti sulle normative e sull’attuazione del programma JTF, insieme a informazioni fondamentali secondo il Regolamento (UE) 2021/1060.
“Si è trattato di un percorso oggettivamente impegnativo”, ha commentato Melucci, sottolineando la comprensibilità della situazione alla luce degli ambiziosi obiettivi del JTF. “Siamo in dirittura d’arrivo; presto potremo impegnare gli acconti ricevuti dall’Italia, ma dobbiamo accelerare per raggiungere l’obiettivo di spendere il 70% entro il 2026 e il restante 30% entro il 2029”.
“È particolarmente positivo che la Commissione europea abbia valutato favorevolmente i quattro progetti presentati dal Comune di Taranto, ognuno dei quali contribuirà alle sfide occupazionali del territorio ionico. È un peccato che alcuni partner non colgano l’opportunità di presentare progetti utili per la transizione giusta di Taranto, rimanendo fermi in una protesta che non porterà benefici.
Ci siamo espressi a favore della completa decarbonizzazione dell’area di crisi di Taranto, soprattutto per quanto riguarda lo stabilimento siderurgico. Sosterremo tutto ciò che è necessario per sostituire gli altiforni con forni elettrici. Tuttavia, i fondi non potranno essere utilizzati per interventi puramente estetici o non legati a una radicale decarbonizzazione”, conclude il primo cittadino jonico.