venerdì 18 Ottobre 24

Comune, l’opposizione: “Melucci vuole rimuovere Bitetti violando le norme”

CON , PD, Una strada diversa, Sinistra Italiana, Verdi, Demos, Movimento 5 Stelle, Socialismo XXI: “Siamo di fronte al gravissimo tentativo di istituzionalizzare un uso privatistico delle istituzioni, ci rivolgeremo con urgenza al Prefetto”

“Ormai da parecchi mesi questa amministrazione ha smesso di lavorare per il bene comune interessandosi prevalentemente di soluzioni legate alla ricostituzione di una maggioranza che non è stata scelta dai cittadini ed ha intrapreso un percorso politico particolarmente aspro con la stampa sul tema dello stipendio del Capo di Gabinetto, con gli avversari politici, con i dipendenti di staff ritenuti non più funzionali all’incarico e con altre istituzioni, come la Regione Puglia sui temi legati ai Giochi del Mediterraneo. Ora è la volta del presidente del consiglio”.

Così, in un comunicato congiunto di : CON , PD, Una strada diversa, Sinistra Italiana, Verdi, Demos, Movimento 5 Stelle, Socialismo XXI-

“Siamo davanti ad un grave tentativo di anteporre l’interesse di parte, addirittura del momento, all’interesse generale ed al valore delle Istituzioni ed alle garanzie democratiche che stanno alla base del loro funzionamento – si legge ancora nel comunicato – L’articolo 6 del Regolamento del Consiglio Comunale prevede che la mozione di sfiducia della più alta carica del consiglio comunale deve essere firmata da almeno la metà dei Consiglieri Comunali ed essere votata almeno da 3/5 dei Consiglieri stessi. Pertanto deve essere votata da almeno 20 Consiglieri comunali numero che sulla carta l’attuale maggioranza non avrebbe. Ma v’è di più! L’attuale maggioranza al fine di raggiungere i propri fini politici, volti a punire chi ha pensieri differenti ma sempre legittimi, ha presentato all’interno della Commissione Affari Generali presieduta dal neo consigliere di maggioranza Luigi Abbate, la proposta di modifica del Regolamento nella parte in cui regola i numeri per la sfiducia del Presidente del consiglio Comunale“.

“Tutto questo è gravissimo – continuano – poiché rappresenta un tentativo di istituzionalizzare l’uso privatistico e personale delle istituzioni . Lo stesso art. 6 del Regolamento prevede che “la mozione di revoca del Presidente del Consiglio comunale può essere proposta nel caso di grave e costante carenza di neutralità nell’esercizio di tale funzione, tale da compromettere anche la corretta dialettica tra maggioranza e minoranza”. Appare chiaro che mai alcuna delle circostanze previste dall’articolo 6 del Regolamento possano essere attribuite al Presidente Bitetti e proprio alla luce di questo grave tentativo di violazione delle norme e del corretto uso delle istituzioni, siamo pronti ad interpellare con urgenza il Prefetto di Taranto al fine di porre fine a quanto stiamo assistendo al Comune di Taranto ed arginare questa grave deriva”.

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